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Bjorkman al Fort Village: una leggenda con la modestia del novizio

Bjorkman al Fort Village: una leggenda con la modestia del novizio

PULA. Vanta una carriera da record: diciassette anni di fila con la racchetta in mano. Jonas Bjorkman, campione inossidabile. Svedese, classe ’72, quattro al mondo nel singolo e uno del doppio, ha...

03 agosto 2015
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PULA. Vanta una carriera da record: diciassette anni di fila con la racchetta in mano. Jonas Bjorkman, campione inossidabile. Svedese, classe ’72, quattro al mondo nel singolo e uno del doppio, ha vinto sei tornei Atp in singolare giocando oltre seicento partite. Un muro di talento.

«Mi divertivo, il tennis mi ha dato tanto. Tutti sanno dei 56 tornei vinti in doppio con Woodbridge, Mirny e Ullyett. Ma le vittorie con Moya e Siemerink in singolare non le scordo». Bjorkman, testimonial dell’Academy tennis del Forte Village, dà lezioni con la modestia del novizio. Professionista dal ’91 al 2008, quattordici milioni di premi in banca, ha in bacheca anche tre coppe Davis con la Svezia.

«Le difficoltà? Ho perso da un giovane Federer e da Chang: erano alla mia portata». Con i fantasmi di Borg e Wilander sulle spalle, pare il maestro della porta accanto. «Prendersi troppo sul serio, nello sport e nella vita, procura solo guai. La Sardegna? Al Forte ho trovato armonia, relax e una natura invidiabile». Al resort stellato gioca con Martin Castrogiovanni, leggenda del rugby mondiale e star nella scuola locale di palla ovale, fa foto e firma autografi: «Molti mi chiedono delle nove prove del Grande Slam vinte in doppio. Preferisco ricordare la sofferta vittoria con Stepanek».

Mario Frongia

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