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La Dinamo festeggia il «quadruplete»

di Andrea Sini
La Dinamo festeggia il «quadruplete»

I giganti vengono insigniti del Candeliere d’oro speciale, il riconoscimento più importante assegnato dalla città di Sassari

14 agosto 2015
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SASSARI. Così bravi da meritare un premio “speciale straordinario”, così sassaresi da riuscire a essere profeti in patria. Il 26 giugno Manuel Vanuzzo alzava al cielo in un tripudio di coriandoli il trofeo di campione d’Italia. Meno di due mesi dopo, nel cuore del centro storico, il presidente Stefano Sardara riceve dalle mani del sindaco Nicola Sanna il candeliere d’oro speciale. La Dinamo vince ancora: nella sua sempre più ricca bacheca, insieme alle due Coppe Italia, alla Supercoppa e allo scudetto, da ora in poi troverà posto anche il riconoscimento più importante che la municipalità di Sassari assegna ogni anno, il giorno prima della Faradda. Un premio assai più locale, rispetto a quelli degli ultimi mesi, ma di enorme prestigio e per questo ambitissimo. Sottolineato dai grandi applausi del pubblico che ha affollato piazza del Comune per la tradizionale cerimonia di consegna dei candelieri d’oro e d’argento.

Per la Dinamo del triplete la municipalità quest’anno ha istituito un premio extra, dato che il candeliere speciale è andato a Luigi Berlinguer, ex ministro della Pubblica istruzione.

«Quando il 26 giugno abbiamo vinto lo scudetto non pensavo che in questa stagione avremmo sollevato un altro trofeo – ha detto Stefano Sardara sul palco montato di fronte a Palazzo Ducale –. Questo riconoscimento per noi vale come un “quadruplete”».

Un palmares sempre più ricco, quello del Banco di Sardegna, capace di conquistare consensi e vittorie non solo sul parquet. «Negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi abbiamo vissuto emozioni fortissime – ha sottolineato Sardara – . Ma il candeliere speciale è qualcosa che fa davvero tremare le vene ai polsi a un sassarese. Il valore del premio è dato dal grande livello dei precedenti destinatari di questa statuetta. Essere profeti in patria non è mai facile, soprattutto in questa città. Ringrazio i sassaresi, siamo veramente felici di avere fatto qualcosa di buono per loro. Per noi tutti è la Festha Manna ma soprattutto è l’espressione della città che lavora e cresce attraverso le corporazioni delle arti e dei mestieri che rappresentano l’operosità e l’impegno della comunità verso un obiettivo comune».

«Mai come in questo caso si tratta di una vittoria del gruppo – ha concluso il primo dirigente biancoblù –. Ha vinto chi è andato in campo ma anche tutti quelli che hanno lavorato attorno, magari dietro le quinte. Siamo veramente orgogliosi di questo riconoscimento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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