La Nuova Sardegna

Sport

Affarone: vendesi autodromo poco usato

di Mario Carta
Affarone: vendesi autodromo poco usato

I Magliona passano la mano, l’impianto di Mores è a un passo dal raddoppio ma la crisi preme. «Coltivate il nostro sogno»

27 agosto 2015
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Chi vuole comprare una cattedrale nel deserto? Chi vuole acquistare un sogno? Chi avrà il coraggio, l’illuminazione o la passionale follia per scommettere su ruote e motori quasi nel mezzo del quasi niente, in Sardegna, a Mores?

L’Autodromo di Sardegna è in vendita.Uccio Magliona nel 2000 lo ha concepito, nel 2003 ha inaugurato il primo e unico autodromo dell’isola ma ora – lui che da pilota pensava solo a pestare sull’acceleratore e a guardare davanti, sempre oltre la curva – è costretto a fare marcia indietro insieme al figlio Omar, un altro che nell’abitacolo è di casa e che alle salite della vita c’è abituato, fresco com’è del sesto titolo italiano consecutivo di campione d’Italia di velocità montagna.

Pit stop. Definitivo? «Anni di promesse, di investimenti e sacrifici, tutto è pronto per allungare la pista da 1.650 metri a 3.200 per adeguarla agli standard internazionali ma c’è la crisi, non ce la facciamo – racconta Omar Magliona –. Ci siamo guardati in faccia e mio padre mi ha detto «Hai ragione, fai tu». Così vendiamo, passiamo la mano. Sperando che qualche appassionato risponda, pronti anche ad accogliere una cordata locale, decisi a farci da parte pur di far vivere e sopravvivere la nostra creatura».

Quindici anni di olio sull’asfalto, gare, contatti e contratti anche con case automobilistiche di rilievo. L’unica struttura sarda e nei progetti una concorrenza vera alla Spagna, per clima e caratteristiche, nonostante i collegamenti non siano dei migliori.

«Ci è mancato un partner – prosegue Magliona Junior –. Speriamo che chi verrà dopo di noi abbia possibilità di marketing più ampie, per rilanciare una struttura dall’alto potenziale, impreziosito da una posizione tra le più esclusive a livello internazionale, molto favorevole anche per test, prove ed eventi nel periodo invernale”.

E’ costato dieci miliardi delle vecchie lire, 15 anni fa, e nel tempo è cresciuto, migliorato. «Ma ora c’è la crisi – spiegano Uccio e Omar Magliona –, la Bmw è calata da tre a un test stagionale e bisogna portare a termine l’ampliamento, reso possibile dal finanziamento regionale di oltre un milione».

All’autodromo i pantaloncini corti non stanno più. E’ incrisi il circuito mitico, storico di Monza, perché Mores dovrebbe fare eccezione? «Spero che arrivi qualcuno più forte e più bravo di noi – dice ancora Omar –, il di Suni dev’essere un punto di forza e l’orgoglio della nostra terra, un’opportunità, ma servono risorse. E’ stata una decisione sofferta ma necessaria, non so se affrettata ma prevenire è meglio che curare – conclude –. Aspettiamo le offerte, qualcuno che sia disposto a crederci come noi. Faremo tutte le valutazioni del caso, siamo pronti. Per il bene che vogliamo a questa creatura, il sogno di mio padre. Un sogno che merita di essere coltivato“.

In Primo Piano
Il caso

Fucilate contro le telecamere della videosorveglianza a Orgosolo

Le nostre iniziative