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Dario Vargiu studia per diventare un big del circus giapponese

Dario Vargiu studia per diventare un big del circus giapponese

CHILIVANI. Uno dei campioni più attesi dal pubblico era Dario Vargiu, vincitore dell’ultima corsa. A 39 anni il jockey di Oristano è nel pieno della maturità professionale. Moglie e due figli, vive a...

31 agosto 2015
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CHILIVANI. Uno dei campioni più attesi dal pubblico era Dario Vargiu, vincitore dell’ultima corsa. A 39 anni il jockey di Oristano è nel pieno della maturità professionale. Moglie e due figli, vive a Bellinzago, a mezz’ora d'auto dall'ippodromo milanese di San Siro che quotidianamente raggiunge per allenarsi e allenare i cavalli che monterà nelle piste di tutto il mondo.

Ingaggiato dall'ingegner Romeo, proprietario della storica Scuderia Incolnix nella sua carriera, costruita con spirito di sacrificio, tenacia e testardaggine viene ricordato i per essere stato il fantino di Falbrav e in particolare dai sardi per aver trionfato nel 2004 al Derby italiano di Roma in sella al "sardo" Groom Tesse della scuderia isolana L3C.

Ha griffato negli anni tutte le corse di gruppo italiane, impegnato anche all'Arc de Triomphe e in Inghilterra.

Cosa chiede alla sua carriera a 39 anni? «Ho sacrificato tanto per questo lavoro, ma ho avuto anche tante soddisfazioni. La nostra è una professione dove la tenacia e l'impegno sono determinanti. Ho cominciato pulendo stalle e cavalli fino alla prima vittoria in Gruppo 1 che per un fantino equivale ad arrivare in serie A per un calciatore. Oggi posso dire di sentirmi realizzato, ma non completamente appagato. Sono sempre pronto a mettermi in gioco, lavorare per migliorare sempre».

Per il futuro cosa prevede? « Il mio sogno è chiudere la carriera in Giappone. Non intendo scappare dall'Italia, sono rimasto estasiato da come là si vive il galoppo. Se non lo vivi non si può immaginare. Ippodromi con 150.000 presenze, dotazioni spaventose, enti organizzatissimi, fantini considerati alla stregua dei nostri calciatori di serie A. Popolo civilissimo e rispettoso di cui mi sono innamorato».

Praticamente pronto a trasferirsi. «Magari. Con le nuove restrizioni è difficilissimo. Sto studiando tanto per la licenza, visite mediche, una prova scritta di cultura generale e ippica sempre nipponica, il tutto in inglese e giapponese. Superati questi primi ostacoli una severissima commissione assisterà al mio esame orale in lingua locale e inglese e alla fine si deciderà sull'esito e sul futuro della mia carriera». E una volta accolto? « Credo di avere nelle corde ancora almeno 5/6 anni a buoni livelli e vorrei provare finire lì la mia carriera. Mi trasferirei con la famiglia per poi fare ritorno in Sardegna e godermi una serena vita da pensionato". (t.b.)

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