La Nuova Sardegna

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Banco in rodaggio: ancora 5 partite in una settimana

di Roberto Sanna
Banco in rodaggio: ancora 5 partite in una settimana

Gli uomini di Meo Sacchetti alla ricerca di ritmo e intesa E ieri l’Armani ha perso col Derthona di Marco Spissu

14 settembre 2015
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SASSARI. Adesso si entra nel vivo del precampionato, una serie di partite una dopo l’altra per poi tirare una e fare la prima verifica: tra due settimane, anzi meno, sarà già tempo di Supercoppa e il 26 settembre al PalaRuffini di Torino la Dinamo difenderà il trofeo nella semifinale con la Grissin Bon Reggio Emilia nel remake della finale scudetto dello scorso giugno. Per arrivare pronti a quella data i biancoblù giocheranno ancora cinque amichevoli, compresse nello spazio di otto giorni. Finora ne hanno giocate quattro, in tutto alla fine saranno dodici.

Passaggi a vuoto. Quella di sabato sera non è stata una grande prestazione e di questo erano consapevoli tutti. Ovviamente si tratta di situazioni e giudizi che vanno tarati e circostanziati, nel senso che stiamo parlando della quarta partita vera di una squadra quasi del tutto nuova di zecca e che si allena più o meno da due settimane. Sono momenti che capitano, in questo periodo: ieri a Voghera l’Armani Milano le ha prese di santa ragione dal Derthona (77-64 il finale, ma i milanesi sono stati anche a -40) squadra di Legadue allenata da Demis Cavina col sassarese Marco Spissu che ha segnato 13 punti. Insomma, ci può stare tutto e il contrario di tutto e anzi la Supercoppa di quest’anno somiglia davvero a un terno al lotto con quattro squadre di alto livello che non solo non conoscono le avversarie ma nemmeno conoscono bene loro stesse (a parte forse Venezia, che è quella che ha cambiato di meno).

Sotto i tabelloni. Ormai non dovremmo più stupirci e infatti l’inferiorità della Dinamo sotto i tabelloni con l’Aek Atene, squadra strutturata diversamente e con molti palloni appoggiati sotto canestro. Jarvis Varnado è sembrato in balia delle onde, così come tanti suoi predecessori, poi è stato Meo Sacchetti, senza assolvere nessuno, a chiarire quello che tutti ormai sappiamo: o la Dinamo riesce a imprimere un certo ritmo alle partite e quindi a far valere corsa e agilità dei suoi lunghi, oppure nei pressi del canestro gli avversari vanno a nozze. L’esempio più chiaro è la semifinale contro l’Armani e il duello Samuels-Lawal, col giamaicano che alla fine barcollava per il campo. Stiamo però parlando di una Dinamo al top, adesso siamo appena ai primi passi. E tra facce nuove, carichi di preparazione e poche esperienze insieme, vedere una squadra che va a gran ritmo sui due lati del campo non è semplice. Poi la differenza la fanno anche le qualità dei singoli giocatori, ma questo è un altro discorso. Varnado nei due match con l’Aek ha avuto problemi di falli e al suo posto è entrato Alexander, tutt’altro tipo di giocatore. Con lui il Banco ha un assetto perimetrale, non troppo diverso da quello che aveva due stagioni fa quando Sacchetti schierava un quintetto tutto esterno con Caleb Green (non a caso ricontattato in estate) finto pivot. Gli esperimenti continueranno già questo pomeriggio in un’occasione particolare come quella dell’Expo, ancora contro l’Aek Atene.

In marcia con Susanna. Tra un impegno e l’altro la Dinamo non dimentica la sua tifosa numero uno, Susanna Campus, affetta da oltre diciotto anni dalla sclerosi laterale amiotrofica. Ieri Susanna si è iscritta alla Fitwalking per la vita, la marcia benefica organizzata dalla Scuola sarda del cammino e Msp Sardegna. Non potendo camminare, al suo posto ci sono stati tanti volontari tra i quali una delegazione dei biancoblù guidata dal presidente Stefano Sardara.

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