La Nuova Sardegna

Sport

Sardi bassi, colpa del Dna. Ma nello sport anche i nani sono giganti

di Andrea Sini
Il fantino Frankie Dettori
Il fantino Frankie Dettori

Tanti sotto il metro e 70: da Dettori a Zola, però ci sono gli alti come Sirigu e Datome

15 settembre 2015
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SASSARI. Un tempo c’erano i pugili, i fantini e fantasisti col baricentro basso. Oggi ci sono anche portieri della nazionale e cestisti di fama mondiale. Dai 159 centimetri del pugile algherese Tore Burruni, campione del mondo dei pesi mosca nel 1965, ai 2 metri e 3 centimetri dell’olbiese “mezzosangue” Gigi Datome (di mamma veneta), capitano della nazionale di basket e primo sardo ad approdare nel campionato Nba. Non solo piccoletti, dunque, anche se la fama dei sardi resta in generale questa anche nel campo dello sport.

Gianfranco Dettori, stella dell’ippica come suo figlio “Frankie”, arriva giusto giusto a 1,60. Proprio come Andrea Degortes “Aceto”, partito da Olbia alla conquista del Palio di Siena, per diventare “il re della piazza”, con ben 14 vittorie. Stessa statura, forse anche meno, per il leggendario pugile sassarese Gavino Matta, argento olimpico a Berlino ’36. Ma l’altra medaglia olimpica sassarese, il bronzo nella 4x100 di Londra ’48, appartiene a Tonino Siddi, fisico staturario scolpito su un corpo di quasi un metro e ottanta. Proprio come il suo erede Gianni Puggioni, bronzo mondiale nel 1995 nella medesima staffetta.

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Il calcio isolano ha regalato al mondo il metro e 68 di “Magic Box” Gianfranco Zola, ma anche la torre Pietro Paolo Virdis, 1,82, unico capocannoniere sardo della storia del campionato di serie A. E l’1,92 di Tore Sirigu dalla Caletta, portiere del Paris-Saint Germain ed erede designato di Buffon in azzurro. Ma non erano certo nanetti i portieri isolani arrivati in serie A negli scorsi decenni, come Renato Copparoni e Giampaolo Grudina. È tutt’altro che basso Fabio Aru (1,82 per appena 60 chilogrammi), nuova stella del ciclismo mondiale, mentre un discorso a parte va fatto per il basket: nello sport per eccellenza dei giganti, Datome a parte la Sardegna non ha mai prodotto “lunghi” di alto livello: l’eccezione sono i due metri di Tore Serra, stella del Brill Cagliari del tempo che fu. Mentre tra i cestisti contemporanei di un certo livello, il massimo sono l’1,92 di Emanuele Rotondo e l’1,88 di Massimo Chessa, campione d’Italia con la Dinamo.

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