La Nuova Sardegna

Sport

Il tricolore sale in cielo e il Palazzetto esplode

di Giovanni Dessole
Il tricolore sale in cielo e il Palazzetto esplode

Prima del match inaugurale la celebrazione del titolo davanti ai 5000 tifosi Le curve si sono superate a suon di coreografie, poi applausi per tutti

05 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Alle 19,40 si spengono le luci. Nel buio del PalaSerradimigni la voce dello speaker biancoblù, introdotta dalle suggestive note dei “Carmina Burana”, racconta in poche intense parole la densa e intensa storia della Dinamo Banco di Sardegna. Una storia vera, vissuta e condivisa, dalla squadra e, dalla gente, al fianco della squadra, dentro e fuori dal campo.

Dal 1960 al presente, dal campetto di San Giuseppe al sogno diventato realtà sul parquet di Reggio. Dal 1960 allo scudetto. Tre fari tricolore illuminano la scena. Il fumo la avvolge. La parola scudetto scatena il primo boato. Il titolo è il coronamento del percorso iniziato tanti ani fa e giunto al lieto epilogo, al nuovo inizio. Questo il senso del discorso di apertura ufficiale della stagione cestistica. Arrivano a centrocampo capitan Devecchi e il presidente Sardara, che ieri festeggiava il suo compleanno celebrato da uno striscione esposto dai gruppi di Oliena e Ittiri. Poi arriva la coppa scudetto 2014-2015: il pubblico applaude, mentre brividi di gioia e orgoglio corrono per la schiena della nutrita pattuglia di tifosi presenti sugli spalti. “Lo scudetto, non è un punto d'arrivo ma un nuovo punto di partenza... per far si che tutto ciò che è accaduto possa accadere ancora”. Parole che lasciano il segno. Applausi scroscianti. Il drappo rosso che copre il quarto stendardo, quello tricolore, cala lasciando spazio all'esplosione del sentimento di appartenenza e vicinanza ai giganti di coach Meo Sacchetti. È l'inizio di un nuovo viaggio. Il grido “Forza Dinamo” è la miccia che scatena i cori sugli spalti. Le luci si accendono e sul soffitto del palazzetto, accanto a quelli delle due coppe Italia e della Supercoppa, compare ora quello più importante, il più ambito. Il popolo biancoblu risponde all'invito della società e partecipa attivamente alla celebrazione. La Dinamo ha cambiato in parte il suo volto, ma la passione è sempre la stessa. Ricordi indelebili, lo scudetto e il triplete, conquistati appena 100 giorni fa.

Nel buio della presentazione in settore D compaiono centinaia di lucine al neon bianche, rosse e verdi: grande impatto. Il Commando espone lo striscione “Insegui i sogni in cui credi sino al giorno che li rendi veri”, con Bart Simpson e l'immancabile scudetto a completare la coreografia. A mezz'ora dalla prima palla a due 2015-2016 lo spettacolo deve continuare, continua ed è già pronto a ripartire.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative