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Mores, un ritorno tra emozione e allegria

Mores, un ritorno tra emozione e allegria

La Seconda ai raggi X: grande emozione in tutto il paese dopo cinque anni senza pallone

15 ottobre 2015
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SASSARI. Due vittorie in due partite. Nel trio che guida la classifica del girone M di Seconda c'è anche il Mores, che ha atteso cinque anni per tornare in campo. E per esultare. L'avvio sognato da così tanto tempo è diventato realtà per una squadra appena ricostituita per restituire il calcio a uno dei tanti paesini sardi rimasti senza pallone. «Nella gara d'esordio c'era tanta emozione, era il primo test e si giocava finalmente insieme in un vero campionato» racconta Marco Meloni, uno dei tanti giocatori locali che compongono la squadra e promosso capitano in virtù della sua esperienza di quasi trentenne. In organico c'è anche qualche "forestiero": due sassaresi, un ragazzo di Ardara e un altro di Ittireddu, a dare un tocco di completezza a un gruppo che ha l'onore e l'onere di far ripartire la macchina del calcio a Mores.

La risposta del paese è stata subito di grande entusiasmo. «In questo campionato il fattore campo avrà un peso importante, soprattutto per noi. Nella gara del debutto casalingo col Cossoine c'erano tante persone, come non se ne vedevano da tempo dalle nostre parti, e sentiamo la responsabilità di ben figurare. Non possiamo deludere, il primo obiettivo - rimarca il difensore - di riportare il calcio in paese è stato centrato ma adesso dobbiamo mandare avanti i programmi, conquistando la salvezza e gettando buone basi per il futuro. Non vogliamo essere una meteora e i risultati, sebbene siamo solo all'inizio, lo stanno dimostrando». Dopo aver battuto in trasferta l'Estudiantes, la squadra guidata da Vico Chessa si è confermata in casa e ora sulla sua rotta c'è Bultei, «dove cercheremo di strappare altri punti importanti, anche se dovremo fare i conti con la voglia di riscatto dei goceanini dopo la sconfitta subita a Florinas», dice Meloni, che ampliando lo sguardo sul campionato aggiunge che «due sole partite non sono indicative per scoprire i valori delle partecipanti. Sulla carta Siligo e Ploaghe sembrano avere le qualità e i mezzi per puntare al primato, vedremo se le loro ambizioni saranno confermate e rilanciate dal campo, intanto guardiamo con simpatia all'avventura del Pagi».

C'è curiosità anche da parte degli avversari sulla presenza nel torneo della compagine formata da migranti e il capitano morese applaude all'iniziativa: «Ben venga questa novità, una bellissima opportunità data a ragazzi che hanno bisogno di attenzione e integrazione. Porterà interesse su di loro e anche sul campionato».

Sandra Usai

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