La Nuova Sardegna

Sport

«Il Perugia dirà di che pasta siamo fatti»

di Roberto Muretto
«Il Perugia dirà di che pasta siamo fatti»

L’allenatore del Cagliari Massimo Rastelli ha già la testa rivolta alla gara di domani: «Sarà fondamentale l’approccio»

26 ottobre 2015
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. «Non dobbiamo mai staccare la spina. Quando abbassiamo il livello di attenzione subiamo gol. Alla lunga può diventare un problema». Massimo Rastelli non cerca il pelo nell’uovo dopo una vittoria così roboante nel punteggio. Mette l’accento su un difetto di una squadra che finora, a parte l’esordio col Crotone, non è riuscita a tenere illibata la propria porta. Nelle due occasioni che non è riuscita a segnare (Pescara e Novara) ha perso. «Appunto - ribadisce l’allenatore del Cagliari -. Anche sabato c’è stato un momento nel quale abbiamo rischiato di rimettere in gioco gli avversari. Non deve succedere. Ai ragazzi lo ripeto sempre, le partite non sono mai finite».

In attesa della gara col Perugia (dirà se il “virus” che colpisce i rossoblù in trasferta è stato debellato), Rastelli si gode la vittoria dalla quale trae spunti importanti per il futuro. Ad esempio la coesistenza tra Fossati e Di Gennaro. Giocatori simili ma con una differenza: il primo è più geometrico, l’altro più veloce di pensiero, anche se qualche volta si intestardisce, sbagliando, a portare palla. «Molti colleghi mettono sempre un giocatore addosso a Di Gennaro - spiega il mister rossoblù -, se in campo c’è anche Fossati, Davide gioca più tranquillo perchè non soffriamo in fase di costruzione. E un’opzione in più che credo possa tornare utile in futuro».

Sia nella parte finale della gara col Novara che l’altro ieri, i due hanno confermato che possono giocare insieme. E’ evidente che entrambi preferiscono stare in mezzo al campo, ma Fossati ha dimostrato che sa adattarsi sia a destra che a sinistra della linea di centrocampo. Posizione che si scambia spesso con Dessena. «Ho sempre pensato che sono due giocatori intelligenti - spiega il mister rossoblù -. Fossati è diligente anche in fase di copertura e sabato la sua duttilità mi ha consentito di cambiare le posizioni senza problemi. Lo ripeto, questa soluzione mi piace. Noi abbiamo una rosa importante e nel corso della stagione ci sarà spazio per tutti. Se poi andate a vedere, in queste nove giornate siamo stati noi la squadra che ha utilizzato più giocatori».

Il pensiero è rivolto alla gara di Perugia. Sulla panchina degli umbri c’è l’ex Pier Paolo Bisoli. La vittoria nel derby con la Ternana ha rilanciato il “Grifone” e salvato la panchina dell’allenatore. «Ho già detto - aggiunge Rastelli - che l’approccio alla partita è la cosa più importante. Tu puoi essere la squadra migliore ma se vai in campo senza la necessaria cattiveria agonistica, di strada ne fai poca. Io credo che i ragazzi abbiano fatto proprio questo concetto e domani scenderanno in campo determinati e cattivi al punto giusto. Ho parlato di montagne russe dalle quali dobbiamo scendere. Se vogliamo stare in alto è necessario fare punti in trasferta. Finora le cose non sono andate bene, anche se, è meglio ricordarlo, abbiamo vinto sei partite su nove».

Parole che Massimo Rastelli dice sorridendo ma consapevole che se domani le cose dovessero andare male, lui e la squadra sarebbero sommersi dalle critiche. Delle quali fa volentieri a meno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
I controlli

In gita da Sassari a Nuoro senza assicurazione: nei guai il conducente di un pullman pieno di studenti

Le nostre iniziative