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Dinamo-Venezia profuma già di playoff

di Andrea Sini
Dinamo-Venezia profuma già di playoff

Stasera alle 20,45 al PalaSerradimigni il big match della quinta giornata, i sassaresi attendono una scossa da Petway

01 novembre 2015
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SASSARI. Un match da tricolore per iniziare a misurare le proprie ambizioni in campionato e per lasciarsi ancora una volta alle spalle le delusioni europee.

La Dinamo riparte dal big match con l’Umana Reyer Venezia, che stasera alle 20,45 chiude la quinta giornata della serie A, in attesa del posticipo di domani tra Virtus Bologna e Juve Caserta. Sul parquet del PalaSerradimigni si affrontano due delle principali candidate alla vittoria dello scudetto (insieme a Milano e Reggio Emilia), che al momento fanno parte del gruppone a quota 6 punti che insegue la lepre Pistoia, ancora a punteggio pieno.

I sassaresi di coach Meo Sacchetti riprendono il discorso lasciato a Varese, dove lunedì scorso è arrivata una vittoria ottenuta in carrozza, con l’autorevolezza di chi porta lo scudetto tricolore sulla maglia. In campionato sinora la Dinamo è andata sinora assai meglio in trasferta (doppia vittoria in Brianza, tra Cantù e Varese) che in casa, dove al difficoltoso esordio con Cremona ha fatto seguito la figuraccia rimediata con l’Enel Brindisi.

Giovedì i sassaresi hanno retto per due quarti e mezzo nella difficile sfida in casa del Maccabi, prima di soccombere. L’umore dello spogliatoio non è ai massimi livelli, ma le buone notizie non mancano: innanzitutto la conferma che Jarvis Varnado si è lasciato alle spalle la brutta botta subita al costato nel match del PalaWhirpool e potrà dare il suo contributo nell’area pitturata. Il centro statunitenste, oltre tutto, è in piena crescita e sta iniziando a trovare i tempi giusti per gestire difesa e falli. Toccherà a lui giocare all’autoscontro con Josh Owens, il centro veneziano che l’anno scorso, con la maglia di Trento, ha sempre creato seri problemi alla difesa della Dinamo.

In piena crescita sia a livello fisico che in ottica tecnico-tattica è anche l’ala Joe Alexander, che dà il meglio di sè quando viene schierata come ala forte, ma che nel contesto della partita è in grado di allontanarsi da canestro (la sua capacità di mettere la palla per terra sta lasciando tutti di stucco) o di indossare gli abiti del “cinque” atipico. Si annuncia interessante, in questa chiave, il duello con Hrvoje Peric, l’ala “universale” veneziana che può essere tenuta a bada anche da elementi come Eyenga o Petway.

E qui arriva la nota dolente: al momento l’ex Globetrotter è semplicemente un uomo in meno per i biancoblù. La società lo difende, coach Sacchetti chiede pazienza e chiede anche al pubblico di dargli una mano a tornare ai suoi standard di rendimento. Una bella grana, comunque, anche se il famoso “click” per riaccenderlo, di cui ha parlato il presidente Sardara, potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Magari già stasera.

I granata di coach Recalcati possono contare su un roster profondo almeno quanto quello sassarese. Per un David Logan, arma da taglio biancoblù per aprire le difese avversarie, Venezia risponde con la guardia tiratrice Phil Goss. Marquez Haynes si troverà davanti un osso duro come Mike Green, mentre Eyenga si troverà davanti l’esperto Bramos. Senza contare gli ex senesi Ress, Ortner e Viggiano (quest’ultimo completa il quintetto) e un giovane affidabile come Tonut. Insomma, il match andrà giocato al massimo per 40’.

Infine una curiosità: oggi al palazzetto farà il suo esordio il cubo segnapunti, appena installato sul soffitto in corrispondenza del centrocampo.

@andreasini78

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