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La Torres ha il mal di trasferta

La Torres ha il mal di trasferta

I sassaresi lontano dal “Vanni Sanna” hanno raccolto appena due pareggi

03 novembre 2015
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SASSARI. Lontano dal “Vanni Sanna” non si vince. Dopo dieci giornate lo zero nella casella delle vittorie esterne è sempre più evidente in una classifica che ne registra soltanto un altro, quello del Cynthia Genzano. Tutte le altre squadre, almeno una volta, hanno conquistato i tre punti in trasferta.

Anche a Budoni la Torres non è andata più in la di un pareggio, il secondo dopo quello sul campo dell’Albalonga. La squadra rossoblù si è fatta rimontare dall’avversario dopo essere andata in vantaggio, guarda caso come domenica, proprio con un gol messo a segno da Demartis. A Budoni la squadra rossoblù non ha giocato una grande partita ma, nel primo tempo, ha saputo contenere un avversario determinato che, ma questo era prevedibile, ha disputato la miglior partita della stagione. Il vantaggio rossoblù a inizio ripresa è sembrato un colpo piuttosto duro da assorbire a un Budoni comunque sempre molto aggressivo. La svolta, 13 minuti dopo il gol di Demartis, dovuta soprattutto ad interpretazioni arbitrali quanto meno discutibili. In un minuto il direttore di gara ha prima negato un calcio di rigore alla Torres, apparso ai più clamorosamente evidente, per poi fischiare il penalty in favore del Budoni con una decisione apparsa esagerata. Rimasta in dieci la Torres ha rischiato ma ha saputo resistere al ritorno del rivitalizzato Budoni, conquistando un solo punto e rimandando ancora i tempi della prima gioia lontano da Sassari. Pino Ferazzoli, a fine gara, non ha nascosto l’insoddisfazione per una direzione di gara che ha sicuramente penalizzato i rossoblù. Ma ha anche accettato con realismo un punto che allunga a quattro partite la serie positiva e permette di tenere comunque d’occhio la zona alta della classifica.

La Torres, dopo dieci giornate, è all’ottavo posto con 15 punti, otto meno della capolista Arzachena che sta marciando a mille al comando. Otto punti che non sono pochi ma che non sono nemmeno una enormità. Questa di Budoni era la prima di un tris di partite considerate non proibitive. E’ andata così così e bisogna accettare con realismo un risultato che sicuramente si sperava migliore. Domenica in casa con l’Astrea, maltrattato a domicilio dall’Olbia, e la domenica successiva a Castiadas, peraltro rivitalizzato (ha vinto a San Cesareo) dalla cura Mereu, ci saranno altre due opportunità per assestare la classifica. I rossoblù dovranno ripartire con una convincente, comunque vittoriosa, prova con la squadra romana per dare segnali di continuità.

Daniele Doro

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