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Dinamo decisa a evitare le trappole tese da Avellino

di Andrea Sini
Dinamo decisa a evitare le trappole tese da Avellino

Stasera alle 20,45 i sassaresi giocano al PalaDelMauro il posticipo della sesta giornata Dopo tre sconfitte consecutive tra campionato ed Eurolega, è il momento di ripartire

09 novembre 2015
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SASSARI. Un blitz in Irpinia per provare a riprendere il filo e per provare a recuperare almeno una parte della fiducia lasciata – un po’ per volta – sui campi nazionali e internazionali.

La Dinamo torna in campo a tre giorni dallo schiaffo di Malaga, dove la quarta sconfitta consecutiva in Eurolega è arrivata nel modo peggiore. Nel monday night della sesta giornata della serie A di basket, la squadra di Meo Sacchetti fa visita alla Scandone Avellino (palla a due alle 20,45), in un match che nasconde non poche insidie. Logan e compagni fanno al momento parte del gruppone di metà classifica, con 3 vittorie in 5 partite.

I pericoli. I biancoverdi di Pino Sacripanti hanno 4 punti in classifica, frutto di una vittoria nell’esordio contro Pesaro e del bel successo della scorsa settimana contro Trento. In mezzo, tre sconfitte di fila, subite con tre squadre di prima fascia: a Reggio Emilia, in casa contro Milano e a Pistoia. Ce n’è abbastanza per prendere il match del PalaDelMauro con le dovute cautele: Avellino, squadra, assai ben allenata, può contare su un quintetto solido, guidato alla perfezione da Taurean Green, il secondo miglior assistman del campionato (7,5 a partita) e trascinatro dalla pericolosissima ala Nunnally (15,6 punti e 4,2 rimbalzi di media). Del quintetto fanno parte anche la guardia Acker, l’ala Leunen, vecchia conoscenza della Dinamo, e il centro Riccardo Cervi, che l’anno scorso fu tra i protagonisti della finale scudetto con la maglia di Reggio Emilia. Con l’altro lungo Pini (anche lui ex Reggio) fermo ai box per problemi fisici, la panchina avellinese è piuttosto corta, ma può contare sui 208 centimetri del centro croato Buva (ex Cantù) e sulla pericolosità dall’arco del play lettone Blums.

Il confronto. Avellino fa molta fatica a fare canestro (70,8 punti di media) ma non subisce troppo (77 punti incassati a partita). La Dinamo ha il terzo miglior attacco del campionato (83,4 punti) ma paga pesantemente dazio in difesa, dove nelle cinque gare sinora disputate ha incassato mediamente 81,8 punti. Dinamo e Scandone sono anche le due peggiori squadre del campionato alla voce rimbalzi: i sassaresi sono ultimi con 30,6 per gara, gli avellinesi seguono con 33,6. Entrambe le squadre, ovviamente, ne concedono tantissimi agli avversari: 39,6 i ragazzi di Sacripanti, 40 tondi tondi quelli di Sacchetti.

Un’altra possibile chiave del confronto di stasera è legata alla pressione sui portatori di palla: secondo le statistiche della Legabasket, la Dinamo è la prima squadra della serie A per palle recuperate (10 a partita) e stasera si troverà davanti la squadra che ne perde di più in tutto il campionato: 16,4 di media.

L’umore. Grigio andante, ma ancora non nero. In casa Dinamo si respira un po’ delusione, più che per i risultato, per il ritardo con il quale il nuovo gruppo si sta compattando. E Stefano Sardara in questi giorni ha accettato di scendere nell’arena dei social per rispondere alle critiche dei tifosi, in alcuni casi certamente eccessive. «Che non stiamo giocando bene è evidente – ha scritto il presidente – così come è possibile che possiamo avere sbagliato, ma siamo sempre lì....aspettiamo la fine del film per dirlo?? Se avremo sbagliato ci sapremo prendere le nostre responsabilità e fare tesoro degli errori, ma ricevere messaggi disfattisti e certi anche offensivi, perché secondo la testa di qualcuno dopo due mesi dovremo essere un orologio svizzero, non lo accetto. Potevamo essere meglio? Sicuramente, ma i tempi di amalgama non li decide nessuno».

@andreasini78

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