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La prima domenica senza Meo Domani si apre l’era Calvani

di Andrea Sini
La prima domenica senza Meo Domani si apre l’era Calvani

La società ha ufficializzato l’accordo con il coach romano, martedì la presentazione Ieri ancora bocche cucite e squadra concentrata sull’importante match di stasera

23 novembre 2015
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SASSARI. Quattro righe sul sito web ufficiale per confermare una notizia ormai “bruciata” dalla sera precedente e per provare a smettere di guardare indietro. Il dopo-Meo inizia alle 11,15 di una domenica da lupi, tra vento gelido e pioggia. Ventiquattro ore dopo l’esonero di Sacchetti, la Dinamo ufficializza il nome del nuovo allenatore: Marco Calvani prenderà le redini della squadra biancoblù domani mattina, dopo la presentazione ufficiale, in programma alle 11,30. In questo breve interregno la squadra è rimasta nelle mani di Massimo Maffezzoli e Paolo Citrini, che hanno diretto gli allenamenti di sabato, di ieri e saranno in panchina stasera in un match che verrà probabilmente giocato in un clima surreale.

Dopo 2335 giorni, sei anni e mezzo e cinque trofei pesantissini, per la prima volta il bisonte nato ad Altamura non sarà sulla panchina della Dinamo. Sarà strano, stranissimo, non vederlo mentre segue il riscaldamento tranquillamente accucciato a bordo campo, mentre pulisce gli occhiali appannati con un asciugamani dopo i timeout, mentre si lecca pollice e indice della mano destra in maniera compulsiva nei momenti più concitati delle partite. Mancheranno tante altre cose, all’ambiente sassarese, a partire dalla sua capacità di sdrammatizzare anche i momenti di massima tensione. Una figura estremamente ingombrante, in tutti i sensi, che aleggerà sul palazzetto per parecchio tempo. Se tra i tifosi c’è ancora chi non si è ripreso dall’addio di Travis Diener, che risale ormai a un anno e mezzo fa, metabolizzare l’assenza di Meo Sacchetti richiederà parecchio tempo a tutto l’ambiente, a prescindere dai risultati che coach Calvani riuscirà a ottenere alla guida della squadra campione d’Italia.

Appena dieci giorni fa, prima del match di Eurolega contro Bamberg, il pubblico del PalaSerradimigni aveva reso omaggio a Sacchetti con un enorme striscione srotolato in settore D, nel quale venivano celebrati i trofei vinti con la Dinamo: la promozione dalla Legadue, due coppa Italia, una Supercoppa e, naturalmente, lo storico scudetto del 26 giugno scorso.

Ieri, tra le valanghe di commenti postati dai tifosi sui social network e i servizi di giornali e telegiornali locali e nazionali, la squadra ha provato a trovare la concentrazione per preparare il delicato match di stasera. E proprio mentre i canali ufficiali della società sassarese ufficializzavano la firma di Marco Calvani, sulla sua pagina personale il presidente Sardara decideva di tornare nell’arena, nel tentativo di chiarire alcuni punti. «Io non ho mai scelto un solo giocatore, e anche quando ero legato a qualcuno che si è deciso andasse via, non ho messo bocca», ha scritto tra l’altro il primo dirigente del club biancoblù. Scatenando peraltro un’ulteriore ondata di polemiche, ma non solo: una parte dei tifosi preferisce guardare avanti e stringersi attorno alla squadra.

A proposito di squadra, il silenzio stampa e il blackout sui social iniziati sabato sono proseguiti anche per tutta la giornata di ieri. Dagli sguardi e dalle mezze parole si intuiscono comunque un certo imbarazzo e un senso di sorpresa per una scelta che ha spiazzato tutti.

La curiosità maggiore, a questo punto, è legata all’attaggiamento e alla prestazione dei giocatori che hanno di fatto scavato la fossa a Sacchetti: che ha provato a difenderli e rilanciarli in tutti i modi, prima di “scaricarli” nelle ultime settimane e venire a sua volta scaricato dalla società. Qualcuno gli ha giocato contro, magari scontento del tipo di gioco o di chissà cos’altro? Non si saprà mai: ciò che è certo è che metà squadra ha da farsi perdonare due mesi abbondanti giocati a livelli assolutamente insufficienti. Il test di stasera contro Pesaro, almeno sulla carta, non è dei più probanti. Ma già da stasera ci si attende se non altro una reazione d’orgoglio. Risolvere le questioni tecniche, da domani in poi è una grana di cui dovrà occuparsi Marco Calvani.

@andreasini78

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