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Il Cagliari esce con le ossa rotte

di Roberto Muretto
Il Cagliari esce con le ossa rotte

Quattro gol incassati a Brescia e brutto infortunio per Dessena: frattura di tibia e perone

29 novembre 2015
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INVIATO A BRESCIA. Una giornata storta condita da una brutta figura. In tutti i sensi. Prima il grave infortunio a Dessena (frattura di tibia e perone), poi l'uno-due-tre-quattro nella ripresa del Brescia (Caracciolo, Kupisiz doppietta, Embalo) che mette al tappeto il Cagliari e interrompe la serie positiva della capolista che conserva un punto di vantaggio su chi insegue. Un brutto risveglio per i rossoblù, sconfitti da un avversario cinico che ha saputo sfruttare le occasioni costruite, ma soprattutto ha voluto e cercato di più il risultato lottando su ogni pallone con una foga che ha messo in difficoltà la prima della classe. A quel punto i valori tecnici si sono azzerati ed ha avuto la meglio chi si è saputo calare nel clima da battaglia. Inutile nel finale il forcing dei sardi, poco lucidi e senza la cattiveria agonistica necessaria in questi casi. E' la terza sconfitta per il Cagliari che torna dal "Rigamonti" a testa bassa e con “ferite” profondissime che ci si augura non lascino il segno.

Squadra che vince… Non si cambia. Rastelli conferma la stessa formazione che ha distrutto l'Ascoli. C'è anche Fossati, in dubbio fino all'ultimo momento. Il centrocampista ha assorbito a tempo di record la botta al ginocchio subita nella gara di lunedì. Giannetti vince il ballottaggio con Farias e fa coppia con Melchiorri in avanti. Joao Pedro comincia da trequartista ma ha libertà di movimento tra le linee. Il Brescia risponde con un 4-4-2 iniziale: con Andrea Caracciolo e Geijo terminali offensivi.

Dessena ko. Il capitano del Cagliari si scontra con Coly (solo ammonito nell'occasione, espulso Rastelli per proteste)) ed ha la peggio. Il botto è talmente violento che si sente anche in tribuna. Deve uscire in barella, sostituito da Tello. Lascia lo stadio in ambulanza che lo accompagna in ospedale. La diagnosi è impietosa: frattura di tibia e perone. Campionato finito per il "gladiatore" rossoblù. Il gioco riprende dopo 5' abbondanti di interruzione e la partita diventa una corrida. Falli da una parte e dall'altra con l'arbitro che sta a guardare invece di intervenire drasticamente.

Tensione. E' una gara complicata per i rossoblù, che subiscono il contraccolpo psicologico dopo il grave infortunio del compagno. In precedenza per due volte le Rondinelle sfiorano il gol ma Storari dice no. Grande l'intervento su Andrea Caracciolo che calcia a botta sicura. Il Cagliari non perde la testa, prova a ragionare, anche se si sbilancia troppo e regala spazi e pericolosi uno contro uno nelle ripartenze bresciane.

L'Airone colpisce. Doccia fredda per il Cagliari al ritorno in campo. Passano 2’ e la squadra di casa sblocca la gara. Protagonista Caracciolo che sfrutta un rimpallo favorevole e trafigge Storari con un diagonale. E' un momento complicato perché il Brescia chiude tutte le linee di passaggio e trovare varchi diventa un'impresa.

Crollo. Dopo 11' dentro Sau fuori Giannetti. Ma il bomber non fa in tempo a toccare palla che il Brescia raddoppia con Kupisz su assist di Caracciolo. Nell'occasione la difesa rossoblù gioca a fare le belle statuine. Rastelli si gioca anche la carta Farias, fuori Joao Pedro. Melchiorri, per due volte, ha l'opportunità di riaprire il match, Minelli è insuperabile. E' superabile invece Storari che fa una "frittata" su il non irresistibile tiro di Embalo. Arriva anchde il 4-0, lo segna ancora Kupisz. Finisce con i tifosi bresciani in delirio e con il Cagliari che dovrà riflettere molto. Troverà altri campi infuocati e dovrà metterci ben altra determinazione se vuole evitare di fare altre bruttissime figure come quella di ieri.

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