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Sessanta sassaresi testimoni della Storia

dall’inviato
Sessanta sassaresi testimoni della Storia

Lo sbarco a Mosca e la sfida impossibile contro un club leggendario: un viaggio indimenticabile

29 novembre 2015
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MOSCA. Tutti insieme appassionatamente, contro il freddo polare, contro le distanze e soprattutto contro la forza devastante del Cska. La passione per la Dinamo val bene una gita a qualche migliaio di chilometri dalla Sardegna, in una delle città più belle d’Europa. L’emozione di entrare nella Universal Sports Hall, tana dell’Armata Rossa, è stata vissuta da almeno una sessantina di tifosi biancoblù, che sugli spalti hanno fatto sentire la loro voce, nonostante non si trattasse certo di ultras, quanto soprattutto di famiglie della “Sassari bene”.

Il nome Dinamo da queste parti ha un fascino particolare e nell’impianto moscovita i sassaresi hanno trovato un’ottima accoglienza. Diversi tifosi della formazione russa si sono avvicinati al settore ospiti, incuriositi da quel nome così insolito per una squadra mediterranea come quella sassarese. Ci sono stati scambi di sciarpe e foto di gruppo. E un gruppetto di tifosi calcistici della Dinamo Mosca hanno approfittato per regalare ai fan della “gemella” sassarese adesivi con la leggendaria D.

E chissà se nel lontano 1960 i padri fondatori della Dinamo, che evidentemente qualche simpatia politica ce l’avevano senz’altro, avrebbero mai immaginato che 55 anni più tardi la loro creatura sarebbe andata proprio a Mosca a giocarsi a testa alta contro l’Armata Rossa un incontro valido per la manifestazione europea più prestigiosa. Miracoli dello sport, miracoli della Dinamo. Quella di Sassari, ovviamente.

(a.si.)

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