La Nuova Sardegna

SASSARI. Dai malumori alle urla di gioia, dai fischi alle ovazioni. Clima da teatro addio, il palazzetto ha ripreso a ruggire. Dopo mesi di vera e propria abulia, sia in campo che fuori, l’ambiente biancoblù ha ripreso a marciare unito e a remare con decisione verso un unico obiettivo. La lunga serie di ko interni (5 su 5 in Eurolega, 3 su 5 in campionato) era stata accompagnata da un clima decisamente freddo, condito da polemiche varie legate all’esonero di Meo Sacchetti e dalle dichiarazioni del presidente Sardara su un suo possibile disimpegno a fine stagione.

Il bivio è arrivato proprio dopo i fischi contro Trento: in quel momento il popolo biancoblù ha deciso di ricompattarsi e l’ha fatto nel modo giusto. Sui social, su proposta di Luca Puggioni, è partita una mega colletta per una mega-coreografia, alla quale hanno partecipato tifosi di tutti i settori. E prima del match contro Reggio Emilia l’intero palazzetto è tornato a colorarsi di biancoblù. Poi la grande vittoria di Logan e compagni, spinti anche da un grande tifo.

Ma il vero salto di qualità è stato fatto domenica: nel tiratissimo match contro Pistoia al palazzetto si è rivisto un tifo da playoff, con un livello di decibel e di continuità nel sostegno che in una partita di regular season non si ricordava da anni. Le buone prestazioni della squadra “aiutano”, si dirà. Oppure si può dire il contrario: il palazzetto ha ruggito per due gare, la squadra ha vinto. Mettetela come vi pare, l’importante è che si continui così.