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Mignani, un debutto da dimenticare

Mignani, un debutto da dimenticare

Il nuovo tecnico non fa drammi: troppo ingenui, ma possiamo migliorare molto

11 gennaio 2016
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CASTIADAS. Delusione a fine partita negli spogliatoi dell’Olbia. Il pareggio di Oliveira è stata una doccia fredda per i bianchi galluresi che alla fine del primo tempo erano arciconvinti che la partita fosse ormai chiusa .

I giocatori escono alla spicciolata e rifiutano di farsi intervistare e di rilasciare un commento sulla partita. Ordini superiori così come precisa Fabio Maccioccu, il team manager della società gallurese: «L’unico autorizzato a parlare è il capitano Alessandro Steri». Dopo questa precisazione è rientrato quello che sembrava un principio di silenzio stampa. «Abbiamo disputato un primo tempo perfetto - sottolinea il capitano dei galluresi -. Nel secondo tempo siamo scesi in campo deconcentrati. Non ci aspettavamo la reazione del Castiadas. Siamo stati puniti perché siamo stati un po presuntuosi. Le partite durano 90 minuti e non 45. Abbiamo tuttavia delle attenuanti. Il primo rigore non c’era. Sul calcio di punizione di Emiliano Melis avevo le braccia attaccate ai fianchi e non ho colpito volontariamente la palla come ha invece ritenuto l’arbitro». Questo pareggio compromette il cammino? «Assolutamente no. Il campionato è ancora lungo e non ci mancheranno le occasioni per rifarci a cominciare dal prossimo impegno casalingo con la Nuorese. D’ora in avanti se vogliamo recuperare dovremo scendere in campo sembra con l’imperativo di vincere».

«Mi è piaciuta solo l’Olbia del primo tempo - dice il mister Michele Mignani al suo esordio stagionale nella panchina dei bianchi -. L’Olbia del secondo tempo a lasciato un po’ a desiderare e non mi è piaciuta. Nella parte finale della partita abbiamo praticamente giocato in dieci uomini. Andrea Cossu infortunatosi nel contrasto con un avversario è rimasto in campo solo per onor di firma. Avevo infatti già effettuato le tre sostituzioni. Siamo stati molto ingenui. Non siamo stati capaci di gestire tre goal di vantaggio. Sono fiducioso per il futuro perché abbiamo grandi margini per migliorarci. Per riuscirci però abbiamo ancora molto da lavorare». (a.b.)

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