La Nuova Sardegna

CASTIADAS. Il Castiadas batte meritatamente la Cynthia e ottiene il quinto risultato utile consecutivo (4 vittorie e 1 pareggio). I biancoverdi sarrabesi contro una diretta concorrente hanno conquistato tre punti pesantissimi in chiave salvezza che valgono pertanto doppio.

I ragazzi di Bernardo Mereu che per tutto il girone di andata sono stati la Cenerentola del torneo e che tutti davano ormai per spacciati stanno risalendo la china e si stanno allontanando dalla zona retrocessione. Occupano adesso, infatti, con 19 punti la quattordicesima posizione in classifica a pari merito col Budoni.

La partita inizia in discesa per i padroni di casa che passano in vantaggio al 2’ grazie ad un calcio di punizione dal limite di Oliveira. La palla si insacca alla sinistra di Scarsella. Gli ospiti replicano al 7’ con un tiro al volo fuori misura di Bellini da dentro l’area su calcio d’angolo battuto dal capitano Di Ventura, il migliore in campo per i suoi insieme a Pucci. A 9’ Pucci ribatte in angolo un insidioso tiro cross di D’Adamo servito dal capitano Porcu. Al 16’ assist di Senese per Bertoldi. L’attaccante biancoazzurro si libera di Tuniz e calcia dal limite. La palla si perde sul fondo alla sinistra di Pioli. Al 36’ ripartenza dei padroni di casa impostata da Caraccio e proseguita da Anedda. L’attaccante biancoverde lancia Oliveira che viene anticipato dal capitano Di Ventura. Al 37’ un colpo di testa di Oliveira su calcio d’angolo battuto da Pinna sfiora il palo alla sinistra di Scarsella. Nella ripresa, al 1’, assist di Anedda per Oliveira anticipato di un soffio da Giangrande. Al 12’ il portiere ospite neutralizza senza difficoltà un tiro centrale dal limite di Piras. Al 16’ Porcu, anche ieri il migliore in campo insieme ad Oliveira, anticipa Bellini lanciato da Bertoldi. Al 28’ il Castiadas raddoppia grazie ad una ripartenza di Oliveira. Il brasiliano recupera palla al limite della propria area supera in velocità due avversari e giunto quasi al limite dell’area avversaria serve di precisione Caraccio che batte per la seconda volta Scarsella.

Alessandro Bulla