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Emanuele Rotondo: «Playoff? Può riuscirci soltanto lui: Federico»

Emanuele Rotondo: «Playoff? Può riuscirci soltanto lui: Federico»

La bandiera della Dinamo Banco di Sardegna racconta com’è Pasquini come allenatore

09 marzo 2016
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SASSARI. «E’ l’uomo giusto, sa come fare. Solo lui può riuscirci». Firmato Emanuele Rotondo, bandiera della Dinamo basket.

Emanuele, cuore e tuttora maglia e tuta biancoblù come allenatore delle giovanili, è stato fra i primi sassaresi a conoscere Federico Pasquini. Lui in campo e l’attuale temporary coach del Banco in panchina, chiamato da Sardara nel 2010 a salvare la Robur che annaspava in B2. «Posso solo parlarne bene – spiega Rotondo –, 3 mesi alla Robur insieme, è stata un’ottima esperienza. E’ estremamente preparato e professionale, conosce a fondo il basket e tutti i giocatori dalla serie Z alla Nba. Era molto difficile salvare la Robur ma ci riuscì individuando subito i due problemi fondamentali e agendo sul carattere dei giocatori. Come capo allenatore della Dinamo farà lo stesso, con la differenza che noi ci dovevamo salvare mentre alla Dinamo restano ancora 8 partite e può succedere di tutto».

Come vede la situazione il top scorer all time del Banco? «Non grave né disperata. Pasquini è la persona adatta, il tempo per rimettersi in corsa c’è». Emanuele dipinge così il Pasquini dirigente e allenatore. «Come dirigente parlano i risultati, c’è poco da dire, piazzarlo in quel ruolo è stata una grande intuizione del presidente Sardara e lui ha dato tutto e al meglio, come solo una persona preparata e appassionata, che si nutre di basket, può fare. Ai tempi Robur me lo avevano dipinto come un allenatore sergente di ferro, invece – anche se ogni stagione è diversa –, con noi aveva avuto il giusto mix: si è fatto rispettare ma è rimasto tranquillo, ha saputo toccare i tasti giusti incoraggiando tutti. Come i bravi allenatori non ha bisogno di urlare o di starti addosso, sa capire come comportarsi con chi, come, e quando, e sa che non sempre è tutto bianco o tutto nero».

Ce la farà la Dinamo, secondo Rotondo? «E’ una situazione nuova, mai vissuta. E questo devono capirlo tutti. Non so di chi sia la colpa ma ora è così, però mancano 8 partite, ci sono 16 punti, c’è un allenatore che conosce l’ambiente e sa cosa fare e non c’è niente da perdere. La Dinamo può essere l’outsider. Capisco la delusione collettiva dopo lo scudetto ma non è finita, piazziamoci il meglio possibile nei playoff e poi si prende quello che viene. Sono fiducioso». (mac)

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