Emanuele Rotondo: «Playoff? Può riuscirci soltanto lui: Federico»
La bandiera della Dinamo Banco di Sardegna racconta com’è Pasquini come allenatore
SASSARI. «E’ l’uomo giusto, sa come fare. Solo lui può riuscirci». Firmato Emanuele Rotondo, bandiera della Dinamo basket.
Emanuele, cuore e tuttora maglia e tuta biancoblù come allenatore delle giovanili, è stato fra i primi sassaresi a conoscere Federico Pasquini. Lui in campo e l’attuale temporary coach del Banco in panchina, chiamato da Sardara nel 2010 a salvare la Robur che annaspava in B2. «Posso solo parlarne bene – spiega Rotondo –, 3 mesi alla Robur insieme, è stata un’ottima esperienza. E’ estremamente preparato e professionale, conosce a fondo il basket e tutti i giocatori dalla serie Z alla Nba. Era molto difficile salvare la Robur ma ci riuscì individuando subito i due problemi fondamentali e agendo sul carattere dei giocatori. Come capo allenatore della Dinamo farà lo stesso, con la differenza che noi ci dovevamo salvare mentre alla Dinamo restano ancora 8 partite e può succedere di tutto».
Come vede la situazione il top scorer all time del Banco? «Non grave né disperata. Pasquini è la persona adatta, il tempo per rimettersi in corsa c’è». Emanuele dipinge così il Pasquini dirigente e allenatore. «Come dirigente parlano i risultati, c’è poco da dire, piazzarlo in quel ruolo è stata una grande intuizione del presidente Sardara e lui ha dato tutto e al meglio, come solo una persona preparata e appassionata, che si nutre di basket, può fare. Ai tempi Robur me lo avevano dipinto come un allenatore sergente di ferro, invece – anche se ogni stagione è diversa –, con noi aveva avuto il giusto mix: si è fatto rispettare ma è rimasto tranquillo, ha saputo toccare i tasti giusti incoraggiando tutti. Come i bravi allenatori non ha bisogno di urlare o di starti addosso, sa capire come comportarsi con chi, come, e quando, e sa che non sempre è tutto bianco o tutto nero».
Ce la farà la Dinamo, secondo Rotondo? «E’ una situazione nuova, mai vissuta. E questo devono capirlo tutti. Non so di chi sia la colpa ma ora è così, però mancano 8 partite, ci sono 16 punti, c’è un allenatore che conosce l’ambiente e sa cosa fare e non c’è niente da perdere. La Dinamo può essere l’outsider. Capisco la delusione collettiva dopo lo scudetto ma non è finita, piazziamoci il meglio possibile nei playoff e poi si prende quello che viene. Sono fiducioso». (mac)