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Pasquini nuovo coach, secondo il webtifo è la scelta giusta

di Antonello Palmas
Pasquini nuovo coach, secondo il webtifo è la scelta giusta

Scorrendo gli interventi su facebook appare evidente che i supporters della Dinamo approvano la decisione del presidente Sardara

10 marzo 2016
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SASSARI. Lo stato d’animo della tifoseria biancoblù è contradditorio almeno quanto l’andamento di una gara della squadra che ama. Scorrendo gli interventi su facebook appare evidente che i supporters della Dinamo siano pienamente parte del clima di confusione nel quale la dirigenza e il nuovo tecnico, Federico Pasquini, stanno cercando di mettere ordine per centrare una di quelle poltrone della fila playoff dalle quali per ora Sassari è clamorosamente fuori in seguito alla sconfitta interna con la Virtus Bologna di domenica scorsa. Se immediatamente dopo quella gara il clima era depresso, ora in molti cercano di vedere positivo.

Sulla scelta dell’ex general manager come traghettatore nelle ultime otto gare (sperando che ci sia un seguito) Paola Pudda afferma che «può essere una scelta assurda ma Pasquini nasce come allenatore, ed è comunque quello che ha più feeling con i giocatori americani. La scelta è stata fatta soprattutto per dare stabilità all'ambiente. Non ce l’aspettavamo, ci ha spiazzati, però forse era l'unica possibile. Adesso la squadra non ha più l'alibi dell'allenatore che non va bene. Li hanno messi (i giocatori, ndr) di fronte alle loro responsabilità». Per Francesco Carta «abbiamo come head coach uno dei costruttori di questo roster. Uno che sembrava invisibile. Grazie presidente per averlo reso umano. Ora i giocatori saranno più liberi mentalmente. Avevo l'impressione che fossero bloccati. Con Pasquini tutto cambierà, perché molti li ha scelti lui, per cui avranno molta più fiducia in se stessi».

Graziano Franzina invita all’ottimismo: «Se guardo il roster di tutte le squadre, penso che solo Milano ci sia superiore. Per il resto possiamo giocarcela contro tutti. Quindi non perdiamo la fiducia, e speriamo che la scintilla scocchi». E Silvio Meloni: «Sono assolutamente d'accordo. Se tolgono le palle e si decidono a difendere e giocare di squadra questo roster puó fare scintille». C’è chi, come Salvatore Baingiu Coile, fa come San Tommaso: «Prima arriviamo ai playoff, ricordiamoci che dopo la sconfitta con Bologna la strada è molto molto difficile. Ci servirà pure qualche vittoria esterna su campi difficili come quelli di Trento, Pistoia e Reggio. Perciò piedi per terra, guardiamo e tifiamo una partita alla volta e vediamo dove saremo capaci di arrivare».

Dalle discussioni sul web appare evidente anche che quella sassarese è ancora una piazza che si lascia trasportare dal sentimento e dai valori umani e non solamente dai crudi interessi di classifica, il che non è affatto un male. Se n’è accorto anche (non solo) Marco Calvani, che due giorni dopo le dimissioni ha chiesto di entrare in una delle pagine facebook della tifoseria, Dinamo Sassari Fans club. Le stesse nelle quali in molti non avevano risparmiato duri commenti. Il gesto è stato molto apprezzato, il coach romano è anche intervenuto spiegando il suo punto di vista con grande semplicità. Dove sarebbe stato possibile se non a Sassari? Il fenomeno Dinamo è anche questo.

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