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La Dinamo insiste: Eurocup. A fine mese la «sentenza»

di Mario Carta
La Dinamo insiste: Eurocup. A fine mese la «sentenza»

Situazione in stallo dopo la lite Fip-Lega. Ora la palla passa a Fiba e Euroleague. Il 31 marzo data cruciale, molto dipende da cosa faranno spagnole e tedesche

24 marzo 2016
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SASSARI. Primo round di schermaglie, sul «ring» del basket europeo. Martedì in Italia Fip e Lega si sono studiate, hanno fintato i colpi, si sono mostrate reciprocamente i denti ma non si sono mai veramente colpite, preferendo la danza a distanza. La Dinamo, che con Reggio Emilia e Trento ha aderito all’Eurocup dell’Eurolega, tutte e tre sostenute dalla Lega basket italiana, è stata diffidata e non deferita. L’ipotesi dell’esclusione dal campionato è molto, molto remota e l’escamotage della diffida invece del deferimento viene visto come un’elegante soluzione per evitare sanzioni immediate.

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Timeout. Nonostante tutte le parole anche pesanti spese in questi giorni la sostanza è che tutti hanno voluto prendere tempo. Pochi giorni magari, ma tutti importanti e tutti decisivi, mentre adesso il confronto si sposta su un altro ring, che vede opposte nel nome dei soldi, del prestigio e forse anche del basket la Fiba – che ritorna come organizzatrice della Champions europea –, e l’Euroleague.

Fronte compatto. I campioni d’Italia della Dinamo, i finalisti tricolori di Reggio Emilia e la sorpresa Trento non fanno passi indietro. Per ora. E intendono rispettare l’accordo che garantisce loro un triennio europeo nell’Eurocup, anche se Reggio Emilia sta ragionando a tutto campo. L’amministratore delegato emiliano Alessandro Dalla Salda qualche giorno fa era stato chiarissimo, sulla linea di quanto espresso dal numero uno della Dinamo Stefano Sardara: «Dopo anni di investimenti nelle coppe europee – aveva sostenuto con forza – e dopo aver partecipato alle competizioni Fiba, Uleb e Euroleague, abbiamo deciso di firmare la proposta di quest’ultima».

Reggio Emilia. La Federbasket non è d’accordo, ha tolto alla Lega la gestione del campionato e minaccia sanzioni, pressata dalla Fiba. Per Reggio «è naturale che le posizioni istituzionali della Fip possano non essere sempre convergenti con quelli imprenditoriali che il nostro club riteniamo abbia il diritto di considerare e perseguire. Ma il presidente Petrucci non può non comprendere le esigenze e le decisioni imprenditoriali di aziende che spendono milioni di euro e riteniamo abbiano il diritto e il dovere di fare scelte in piena autonomia». Anche Reggio Emilia resta dunque in attesa di sviluppi,

Trento. Trento, in questi giorni concentratissima proprio sull’Eurocup e sulla semifinale con Milano, è in piena sintonia. E la Dinamo di Stefano Sardara idem, tutte e tre sostenute da Lega, Eurolega e fior di avvocati.

La data. La situazione è in stallo, nell’attesa che sul campo parallelo facciano le loro mosse Fiba e Euroleague. Il 31 marzo le 24 squadre invitate dovranno formalizzare il sì all’Eurocup, e a quel punto si svolterà. Molto dipende da Spagna e Germania, per ché se queste due potenze dell’eurobasket dovessero aderire all’Euroleague, la Fiba si troverebbe a dover proporre per forza di cose una sua seconda coppa in tono troppo minore. E se invece dovessero aderire alla Fiba, a quel punto sarebbe l’Eurocup ad autoestinguersi.

Le ragioni giuridiche. A quanto risulta, la Dinamo ha avuto un confronto franco e diretto con la Fip, mentre Reggio e Trento avrebbe parlato attraverso gli avvocati, indisponendo i vertici federali. Tutte comunque sono ben tutelate e si dicono ben sicure delle proprie ragioni. L’accordo con Eurocup comprende anche l’Euroleague, che la Fiba ritiene valido, ricordano. E ventilano l’ipotesi del ricorso all’Antitrust Ue, dove si vantano fior di precedenti a favore. Una battaglia legale non la vuole nessuno, e le schermaglie proseguono. Fino al 31 marzo e al 4 aprile, quando è in programma l’assemblea della Lega spagnola. Quella della Lega italiana si svolgerà subito dopo, con in tavola carte più leggibili.

C’è il calcio alla finestra. Una causa-pilota, quella che sta sballottando il basket europeo. Una causa seguita molto da vicino dal mondo del calcio. In Europa le big inglesi, spagnole e italiane pensano da tempo a una lega autonoma sul modello americano. Fifa e Uefa non sono d’accordo, e tutti guardano al basket.

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