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È un Latte sempre più Dolce

di Sandra Usai
È un Latte sempre più Dolce

La squadra del quartiere festeggia la seconda promozione in D, ma stavolta da vincitrice

05 aprile 2016
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SASSARI. Un successo low cost che fa schizzare alle stelle la gioia e l'orgoglio del Latte Dolce, sponda societaria. Vincendo a Selargius si è realizzato un sogno che nessuno prima del via credeva possibile: il ritorno in serie D.

«Abbiamo sempre viaggiato a fari spenti, limitando le dichiarazioni e non perdendo mai di vista gli obiettivi di base della stagione, valorizzare i giovani e disputare un buon campionato. Ma dentro di sé ognuno di noi cullava ambizioni importanti, che col passare dei mesi sono cresciute fino a diventare realtà". Lo dice con sconfinata e legittima soddisfazione il presidente sassarese Roberto Fresu, che ufficialmente ha sempre respinto il ruolo di favorita per la promozione per la sua squadra ma che all'incredibile exploit ci ha sempre creduto, giornata dopo giornata, vittoria dopo vittoria.

Approdare nel campionato nazionale col marchio di squadra "di quartiere", con pochi soldi e tanta fiducia nei propri mezzi. Un'impresa che era già riuscita tre anni fa, passando però per l'ansia del ripescaggio dopo il volo fino alla finale playoff. Stavolta l'obiettivo è stato centrato sul campo, con due turni d'anticipo e sbaragliando un'agguerrita concorrenza, mettendo in fila 69 punti in 28 partite, più altri numeri (come gli appena 15 gol subiti) che hanno reso magica questa stagione.

«La prima volta è stato emozionante conquistare la ribalta nazionale, ma arrivarci vincendo il campionato ha tutto un altro sapore", afferma Fresu, che racconta come è stato possibile costruire una simile annata. "Siamo sempre stati convinti che i giocatori bisogna cercarli in casa e non andare a pescarli chissà dove, soprattutto quando si ha un budget ridotto (circa il 30 per cento in meno rispetto all'anno prima, già limato rispetto al precedente) e non sono possibili investimenti e scelte importanti. Noi abbiamo la fortuna di avere a disposizione un grande serbatoio a cui attingere, grazie a tanti anni di serio lavoro col settore giovanile, una risorsa che ci consente di rinfrescare il presente e progettare il futuro. I nostri giovani hanno fatto la differenza in Eccellenza e la faranno anche in serie D, perchè questa promozione non cambierà le nostre abitudini».

«Partecipare a un campionato così importante - continua Fresu - non ci spaventa, non siamo più debuttanti assoluti come la volta scorsa, l'esperienza è servita e ora sapremo come muoverci. Anzi partiremo subito con la programmazione, consapevoli che dovremo fare miracoli visto che siamo e continueremo a essere "poveri". Intanto ringraziamo i nostri sponsor, piccoli e grandi, e prepariamo la festa con i tifosi. Stiamo considerando la possibilità di anticipare la gara col Tortolì per evitare la concomitanza con Torres-Nuorese, perchè i ragazzi meritano gli applausi di tutti gli sportivi sassaresi e il congedo casalingo dovrà avere una bella cornice di pubblico. Il premio promozione? Non se n'era parlato, forse per scaramanzia, ma è probabile che l'incasso della partita vada alla squadra".

C'è anche un'altra immediata curiosità, di natura tecnica: resterà l'allenatore che ha firmato la pagina più importante della storia biancoceleste? Fresu non ha dubbi: «Non avevamo certo chiesto a Massimiliano Paba di vincere il campionato, invece lo ha vinto alla grande e da parte nostra è confermatissimo per guidare il Latte Dolce anche in serie D». Per avere l'ok del mister bisognerà però attendere la fine del campionato.

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