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Marino promuove l’Olbia: «La squadra è cresciuta»

di Giandomenico Mele
Marino promuove l’Olbia: «La squadra è cresciuta»

Il presidente difende i bianchi dopo la sconfitta di misura contro l’Albalonga Poi l’affondo sugli arbitri: «Più volte siamo stati penalizzati, troppi cartellini»

13 aprile 2016
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OLBIA. Albalonga non ferma la marcia dell'Olbia. Ma un buon condottiero deve gonfiare il petto davanti al risuonare delle armi dei nemici. Il presidente Alessandro Marino decide così di difendere la sua squadra dopo la sconfitta dei bianchi per 1-0 sul campo dei laziali con gol "fratricida" su punizione del sardissimo Pintori. Ci sono i playoff da conquistare, una stagione che deve ancora scrivere una storia intera. E poi domenica arriva la capolista Viterbese. Tanti motivi per non mollare di un centimetro. «Quanto fatto vedere domenica a livello di prestazione è segnale di una crescita importante di tutti i ragazzi – spiega Marino – non del caso o di prestazioni individuali. Purtroppo nel calcio certe volte si rimane a mani vuote e certamente una dose di sfortuna e di imprecisione hanno fatto da sfondo. Non posso però che essere orgoglioso di quanto fatto dallo staff e dai ragazzi in questo girone di ritorno».

Uniti si tornerà a vincere e non deve emergere il minimo sconforto. Prima o poi si doveva perdere perchè le strisce vincenti sono sempre destinate a chiudersi. Vecchi adagi dello sport come della vita, che riguardano anche l'Olbia e lo straordinario cammino di imbattibilità di mister Michele Mignani. Una punizione a dieci minuti dalla fine non cambia la storia. A meno che in mezzo non si mettano variabili che prescindono da schemi, condizione atletica e scelte tattiche. «Devo sottolineare però che alle volte siamo stati penalizzati da alcune decisioni arbitrali – sottolinea Marino – mentre in altre circostanze siamo stati comunque più forti di ogni avversità. Auspico maggiore attenzione da parte di tutti i protagonisti in questo rush finale di campionato». Una buona dose di diplomazia che non nasconda la profonda irritazione che filtra dagli ambienti societari per decisioni arbitrali penalizzanti per l'Olbia e, in generale, una gestione di alcune partite controversa dal punto di vista disciplinare. Troppi cartellini gialli e qualche rosso (vedi Piredda ad Arzachena) estratti a cuor decisamente leggero. Ma ora occhi e polpacci rivolti alla sfida contro la capolista Viterbese, che domenica ha battuto il Muravera, facendo un altro decisivo passo verso la promozione. «Questo sport è bello perché concede delle seconde opportunità – conclude il presidente dell'Olbia – e sicuramente il fatto di incontrare domenica la prima in classifica rappresenta una importante chance per rimetterci in carreggiata». Nella speranza di non dover guardare troppo la moviola.

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