Uno stadio accanto al Sant’Elia in attesa che sia pronta l'Arena
Né Quartu né Olbia, durante i lavori per il nuovo stadio il Cagliari avrà una struttura temporanea vicina all’attuale impianto
CAGLIARI. Un rettangolo che si estende dallo spogliatoio delle squadre e degli arbitri fino al mercato di Sant'Elia. Nulla di certo e tutto in fase di riflessione e revisione, ma il campo d'appoggio del Cagliari potrebbe sorgere proprio in quest'area.
L'idea di realizzare la struttura che deve ospitare temporaneamente i rossoblù nei circa diciotto mesi (a cavallo tra 2017 e 2018) in cui il cantiere del nuovo stadio impedisce l'accesso al pallone, pare essere questa. Al ballottaggio - per ragioni politiche, logistiche, di budget e funzionalità - tra le aree di San Paolo e Matherland, dovrebbe spuntarla l'ipotesi che scomoda il parcheggio che va dal settore Distinti e arriva alle strutture del mercatino rionale. Nel dettaglio, una superficie maggiore di quella che contiene lo stadio Is Arenas a Quartu. Dunque, sufficiente a esaudire le necessità temporanee della squadra di Giulini.
Ipotesi 2020. Lo stadio provvisorio è un altro basilare tassello nella corsa alla nuova struttura che, stando a progettisti e curatori pubblici e privati, potrebbe avere il taglio del nastro nel 2019 ed entrare a regime nel 2020 per il centenario del club. L'ipotesi allontana definitivamente l'idea di rientrare a Quartu e fa sfumare, per ora, la possibilità di emigrare a Olbia, zona La Basa.
Il tutto è in divenire. L'opera sfiora i 55 milioni di euro, prevede 21mila spettatori al coperto, ha il bollino Uefa 4 e può ospitare gare di Champions e Europa League. Per contorno, museo del Cagliari, sede di Coni e federazioni, uffici e spazi per la municipalità, ristorante, albergo, aree commerciale e tempo libero, centro sanitario.
Rombo di tuono. Il discorso si apre anche a una riconsiderazione proficua e suggestiva che scomoda Gigi Riva. Sia per la storia e i colori societari, sia per l'impatto che ha da sempre sui sardi, nell'ambito dei lavori potrebbe trovare casa anche la scuola calcio fondata vent'anni fa dal più grande cannoniere azzurro e rossoblù di tutti i tempi. Di più: il settore pre agonistico del Cagliari potrebbe perfino lasciare gli impianti della Provincia a Monte Claro, ritrovarsi a due passi dalla tana della prima squadra e fondersi con la Scuola. Operazioni e riflessioni in corso. Con una serie di pro e contro, in un iter serrato. Ma a dirla tutta, il denominatore pare essere quello giusto: creare un polo innovativo, aggregante e volto al futuro in una delle zone più belle del capoluogo.