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Attento Cagliari, Como è una trappola

di Roberto Muretto
Attento Cagliari, Como è una trappola

I rossoblù sul campo dell’ultima in classifica. Senza Joao Pedro e Farias (squalificati) sarà Di Gennaro a fare il trequartista

19 aprile 2016
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CAGLIARI. Oggi il Cagliari a Como non ballerà la samba (i brasiliani Farias e Joao Pedro sono squalificati) ma ha intenzione di giocare con lo stesso spirito della gara col Brescia. E’ una partita-trappola per i rossoblù, da non prendere sottogamba. La classifica non va guardata perchè si corre il rischio di essere tratti in inganno. I lariani sono ultimi e questa sera giocheranno con la forza della disperazione per tenere accesa la speranza di agganciare il treno che porta ai playout. La squadra di Rastelli ha svoltato, ètornata ad essere la formazione brillante e determinata del girone di andata. Sembra aver ritrovato l’ identità persa per strada. Se è così, oggi serve una conferma. Il tecnico è prudente, ha invitato i suoi a non avere cali di concentrazione. Potrebbero rivelarsi pericolosissimi.

Turnover? E’ un termine che all’allenatore del Cagliari piace poco. Suo malgrado sarà costretto a cambiare qualcosa nella formazione. Intanto le assenze di Farias e Joao Pedro lo costringono a inventarsi il trequartista. Difficile pensare che cambi il modulo. Di Gennaro, che ha recuperato dall’infortunio, è uno dei candidati. Ha già giocato in quel ruolo. L’idea potrebbe essere quella di alternarsi con Fossati alle spalle delle punte. A centrocampo Cinelli potrebbe rilevare Munari , in difesa Balzano al posto di Pisacane, mentre i centrali saranno Salamon e Capuano. Ceppitelli è nella lista dei convocati ma comincerà dalla panchina perchè non è ancora al top della condizione ed è rischioso fargli giocare due partite in tre giorni..

La nuova coppia. Giannetti e Sau sono complementari. Col Brescia hanno giocato un secondo tempo da incorniciare. I due attaccanti si trovano a meraviglia ed il bomber di Tonara è quello che beneficia di più dei movimenti del compagno. Può allargarsi a sinistra per poi tagliare verso il centro. Il modo di giocare che preferisce e gli consente di essere pericoloso. Non è casuale se sabato non è quasi mai stato spalle alla porta come era invece successo nell’ultimo mese. Ha segnato, ha regalato l’assist del gol a Giannetti, è entrato in area con più continuità. Oggi la riprova per due giocatori che in questo finale di stagione possono fare la differenza.

Gli avversari. Il Como gioca la partita della vita. Cuoghi ha cercato di creare le condizioni giuste per caricare una squadra col morale a terra, anche se non ancora rassegnata alla retrocessione in Lega Pro. Il modulo non cambia: un 3-5-2 con Ganz e Pettinari in avanti, Madonna e Marconi esterni di centrocampo. Una squadra molto offensiva in linea con il tipo di partita che i locali dovranno giocare. D’altronde hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. «Non abbiamo scelta - le parole di Cuoghi -; dobbiamo vincere e sperare in qualche risultato favorevole. Noi ce la metteremo tutta contro un Cagliari che è lanciatissimo e viene da una vittoria larghissima. Vedremo cosa saremo capaci di fare questa sera».

Verso la serie A. Una vittoria a Como potrebbe significare fare un passo decisivo verso la promozione e raggiungere il Crotone in vetta. E magari festeggiare sabato nella gara al Sant’Elia con il Lanciano. Rastelli vieta le tabelle. «Non servono a nulla», ha detto. Il tecnico ha parlato di sei finali, a conferma che continua a essere sul pezzo. Ha ragione, perchè solo quando c’è il conforto della matematica potranno essere stappate le bottiglie di champagne da tempo in fresco.

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