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Un punto per la A, il Cagliari non vuole attendere oltre

Un punto per la A, il Cagliari non vuole attendere oltre

Serie B, domani a Bari i rossoblù provano a chiudere i conti Un gruppo camaleontico, super in attacco ma incostante

05 maggio 2016
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ASSEMINI. Un punto subito. Anche se sporco e maledetto. A Bari per chiudere dieci mesi indimenticabili. Il Cagliari di Rastelli, dalle sofferenze con il Trapani in Coppa Italia alla gara pareggiata in casa con il Livorno penultimo e con un piede in Lega Pro, dopo essere stati avanti 2-0. La stessa squadra con il record di vittorie di fila in casa (8) e capace di “battere” in Europa la marcia di Barcellona e Napoli, con un attacco (tuttora) atomico: 70 reti. Al ritorno ci sono anche cinque vittorie di fila. Ma anche tre ko al Sant’Elia e i pareggini (Como, Lanciano). Insomma, gruppo camaleontico. Che paga a caro prezzo assenze di peso per qualità ed esperienza: da Dessena a Ceppitelli, Capuano, Munari, Sau, Melchiorri, Farias e Di Gennaro. E ha il braccino corto, oltre che per gli infortuni, per i recuperi (spesso affrettati) e poca personalità: altra declinazione di una rosa giovane e, in alcuni settori, con pedine in competizione: Balzano, Pisacane, Salamo0n, Krajnc, Murru, Barreca, Di Gennaro, Fossati. Tutto ok se le cose vanno bene. Ma appena è servito carattere e tempra solida, ecco i balbettii. Ora non c’è spazio per recriminare: a Bari va preso il punto che porta a quota 75. Game over.

Bomber e gol subiti. Con 70 reti all’attivo i rossoblù battono i 59 gol del Crotone capolista e del Pescara quarto. Ma il tasto dolente riguarda le reti subite: 40. Le stesse dello Spezia, ma dietro Crotone (32), Novara (34), Cesena (35), Entella e Pescara (37). In breve, i precedenti dicono che con sole 10 reti prese in meno il Cagliari avrebbe vinto la B da quattro turni. E quando si subisce così, il discorso vale per portiere, terzini e centrali e per il collettivo.

Più voci. Da Ranieri re del Leicester (“Ora aspetto il Cagliari in A”) all’ex Cop, ora a Malaga: «Seguo i miei ex compagni. Meritano la A, il progetto del presidente Giulini è serio» dice la punta croata. Su tuttobari.com parla il d.s. Capozucca: «Cagliari, Bari e Cesena erano le favorite alla promozione, più la sorpresa del Crotone che ha meritato di andare in A. La partita di venerdì? I valori che scenderanno in campo sono di primo piano. Mi aspetto una bella gara. Il Bari ha calciatori importanti che in qualsiasi momento ti possono risolvere la partita, come Rosina e Maniero. Hanno il maggior numero di giocatori che hanno già vinto la B». E il Cagliari? «Abbiamo avuto sfortuna e un calo fisiologico. Ad Ascoli abbiamo creato dodici palle gol, colpito due pali e una traversa. Pensavamo di conquistare prima la promozione, il campo dimostra che in B non ci sono partite facili. Dobbiamo fare un punto, speriamo di farlo a Bari».

Mario Frongia

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