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Gambella in Messico: una nuova impresa nel nome di Amref

Gambella in Messico: una nuova impresa nel nome di Amref

Da Cancun il campione raggiunge in canoa l’isola di Holbox I fondi raccolti destinati all’emergenza acqua in Kenya

31 maggio 2016
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OLBIA. Francesco Gambella porta a casa un altro trofeo della solidarietà. Ma soprattutto riporta il sorriso a chi ancora in Africa deve fare i conti con l’emergenza acqua. Il campione di kayak ha messo a segno un’altra impresa nel nome di Amref, l’organizzazione umanitaria che oltre mezzo secolo si occupa di sanità in Africa. Tre giorni nei mari del Messico a sfidare le correnti del golfo, la fatica e i pericoli. Dopo le traversate dell’Oceano Indiano e del Lago Vittoria, dopo le tante sfide nel Mediterraneo Gambella ha realizzato in Messico la Yucatàn Kayak Expedition 2016. Da Playa del Carmen fino all’isola di Holbox. «Il viaggio è andato oltre le più rosee aspettative – racconta l’atleta al rientro a Olbia – grazie a un gruppo di imprenditori italiani che opera in Messico. Un’avventura che è stata accolta con entusiasmo dagli stessi messicani. Hanno organizzato una conferenza stampa con le autorità locali come se fossi un campione di calcio. Una cosa davvero inaspettata. Ma per loro l’impresa rappresentava tanto anche per la promozione del territorio. Una terra meravigliosa ricca di bellezze naturali e di storia».

La traversata di 203 chilometri a bordo di un kayak si è svolta in tre giorni. «Siamo partiti alle 6 del mattino da Playa del Carmen per raggiungere Cancun: due metri di onda e vento contro. Non sono riuscito a fare le soste programmate perché era pericoloso avvicinarsi alla barca d’appoggio con al timone Jorge, uno skipper molto esperto che studia gli squali toro e balena presenti in quelle acque. A Cancun ho cambiato skipper, Marvin, anche lui molto bravo. Fortunatamente il meteo è tornato a favore, ho fatto una sosta in un villaggio di pescatori, tra iguana e pellicani, e poi ho tagliato il traguardo sull’isola di Holbox».

Come tutte le avventure targate Gambella anche la Yucatàn Kayak Expedition 2016, patrocinata dalla Fick, ha avuto un risvolto solidale, sempre nel nome di Amref. «Ho sempre negli occhi quello che ho visto negli anni in Africa. E anche in America Latina ho voluto sfidare il mare per quei bambini, quelle madri, per dare voce e aiuto concreto all'appello di Peter Ondiba, capo progetto di Amref nella Contea di Kitui, che prima di partire ha chiesto a tutti noi amici di aiutare il Kenya e la sua sete di acqua pulita».

Per Gambella si è trattato di un ritorno nel Caribe messicano dopo 16 anni, quando compì la traversata dal Messico a Cuba. Da allora sono stati numerosi i paesi toccati dalle sue imprese: Polinesia, Indonesia, Tanzania, Kenya, Uganda. L'ultima nel giugno 2015, insieme al campione paralimpico Riccardo Marchesini: da Ostia a Porto San Paolo in tre giorni. Con le sue imprese che abbinano sport, turismo e solidarietà, Gambella - che è anche socio onorario dello Yacht club Porto Rotondo - ha sostenuto i progetti di Amref a favore di bambini di strada, scuole e salute delle mamme. E ora le imprese estreme nel nome di Amref sono diventate 6: il Giro d'Italia in canoa, la Malindi Mombasa, la Lake Victoria Kayak Expedition, la Zanzibar Kayak Expedition, la Ostia-Porto San Paolo e l’ultima in Messico. (al.pi.)

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