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Il Valledoria cerca un nuovo team di dirigenti

Il Valledoria cerca un nuovo team di dirigenti

Il presidente Poddighe: «Vogliamo forze fresche, altrimenti saremo costretti a gettare la spugna»

27 giugno 2016
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VALLEDORIA. Aaa cercasi disperatamente dirigenti per salvare la polisportiva calcio Valledoria che milita nel campionato di Eccellenza. Questo è l'appello rivolto ai tifosi da parte del presidente Giuseppe Poddighe, che insieme al solito gruppetto di facoltosi sportivi e dirigenti si stanno dannando l'anima per non far naufragare il progetto calcio a Valledoria. «Stiamo cercando disperatamente nuove forse dirigenziali – spiega Poddighe – ma al momento siamo sempre i soliti nove, anzi al nostro accorato appello di forze fresche si è aggiunta una sola persona del paese disposta a darci una mano». Il presidente e il suo staff di più stretti collaboratori fanno sapere alla cittadinanza che il supporto da parte dei nuovi dirigenti non sarà un contributo economico ma esclusivamente operativo e di supporto alle tante mansioni che la dirigenza deve svolgere in un campionato impegnativo come quello dell'Eccellenza dove le trasferte e le incombenze da fare, oltretutto quando si deve seguire anche il settore giovanile, diventano insostenibili per un gruppo ristretto di persone che fa delle pura e genuina passione, e senza nessun compenso, un'attività vera e propria e più di una volta trascurando affetti e propri impegni. Ma lo sport unisce e serve a tutta la collettività come confronto sociale con altre realtà e come punto di aggregazione e di spirito d'appartenenza senza contare i molteplici risvolti a livello educativo e di rispetto delle regole per i giovani. «Faremo altri tentativi per fare avvicinare altre persone alla polisportiva – conclude Poddighe – ma se dovessimo vedere questa indifferenza nei confronti della prima squadra di calcio del paese non esiteremo a gettare la spugna e rimettere la squadra nelle mani dell'amministrazione comunale. Noi abbiamo già dato abbastanza ora spetta a forze nuove venirci incontro per il bene della nostra squadra e del nostro paese».

Giulio Favini

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