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TOUR DE FRANCE»LA DICIASSETTESIMA TAPPA

TOUR DE FRANCE»LA DICIASSETTESIMA TAPPA

EMOSSON. Chris Froome sempre più padrone del Tour de France. Nella prima di un poker di tappe di montagna che porteranno la Grande Boucle verso il gran finale a Parigi, tra le vette svizzere a...

21 luglio 2016
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EMOSSON. Chris Froome sempre più padrone del Tour de France. Nella prima di un poker di tappe di montagna che porteranno la Grande Boucle verso il gran finale a Parigi, tra le vette svizzere a vincere per distacco è il russo Ilnur Zakarin (Katusha), ma a stupire tutti è ancora una volta il corridore britannico, mentre l’Astana di Fabio Aru è l’unica squadra che cerca di contrastarlo.

Il leader della classifica non si limita a difendere il suo vantaggio e nell'ultima salita della 17/a tappa da Berna a Finhaut Emosson riesce guadagnare sui suoi più pericolosi rivali, compreso il colombiano Nairo Quintana (arrivato con 23” di distacco da Froome) e l'italiano Fabio Aru. Il corridore sardo perde una decina di secondi dal 'signore della corsa’ anche se può sorridere per aver scalato due posizioni nella graduatoria generale, dalla decima all'ottava posizione.

Ora Froome può contare su 2'27” di vantaggio sul secondo in classifica Mollema, 2'53” su Yates e 3'27” su Quintana, mentre Aru può continuare a inseguire il podio, obiettivo che lui e i compagni ritengonmo possibile. Tanto che ieri nella salita prima con Nibali e poi con Rosa (saranno compagni di Aru ai Giochi di Rio) hanno a lungo fatto l’andatura forzando il ritmo, per staccare alcuni dei primi della classe.

A sorridere oltre a Froome è naturalmente il russo Zakarin che coglie una bella vittoria coronando una fuga e una rimonta negli ultimi chilometri. Sul Col de la Forclaz attaccano Pantano e Majka che se ne vanno in discesa ma sull'ultima salita sono costretti a cedere al recupero di uno scatenato Zakarin. «Ho fatto del mio meglio oggi - ha detto il russo vincitore della tappa - ringrazio i miei compagni per l'aiuto. Questo risultato non è una sorpresa perché ma realizzarlo è una specie di sogno».

Buona prova anche dell'italiano Domenico Pozzovivo sempre nel vivo della corsa «una tappa folle, un'altra fuga e speriamo di guadagnare ancora nelle prossime tappe. Ci riproverò». Felice al termine della 17/a tappa del Tour anche Fabio Aru in vista dell'attesissima cronoscalata di oggi dove potrà dire la sua. «È stata una tappa dura sono contento veramente per il lavoro dei miei compagni - ha detto lo scalatore di Villacidro, mentre intorno a lui aumentano i tifosi arrrivati dalla Sardegna per sostenerlo –, adesso la crono. Vedremo».

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