Famiglia e amici con Fabio a Parigi
Ora la prova olimpica, poi le meritate vacanze con Valentina e il ritorno a casa
VILLACIDRO. Nel momento della “non vittoria”, Fabio Aru non è stato di certo lasciato solo. Chi era prima sulle salite delle Alpi e quindi a Parigi per sostenerlo ed eventualmente festeggiare un nuovo successo, gli ha fatto sentire nel momento della delusione tutto l'affetto personale e quello trasmesso dalle migliaia di tifosi che non hanno smesso un attimo di seguirlo in televisione, sui giornali e sui vari social network.
Il papà Alessandro, la mamma Antonella, il fratello minore Matteo fresco di maturità classica e con fidanzatina a seguito, sono stati con lui nell'ultima settimana del Tour, seguendolo nel da vicino nel momento di maggiore sforzo fisico e mentale.
C'erano anche alcuni zii e molti amici di Fabio, quelli che sarebbero capaci di seguirlo anche nella scalata all'Everest.
Ai circa venti che sono partiti in gruppo da Villacidro si sono aggiunti a ogni tappa decine di emigrati, rigorosamente bardati con bandiera Quattromori. Con Fabio hanno avuto qualche sporadico momento di contatto, come anche la madre Antonella che il 21 luglio ha festeggiato il suo compleanno mentre Fabio le candeline dei 26 anni le aveva spente in corsa il 3, il giorno dopo la partenza del Tour. Il tempo degli auguri, un bacio e via.
Adeesso il “cavaliere dei Quattromori” (immancabile sulla bicicletta e sul caschetto del campione lo stemma stilizzato della Sardegna), affronterà la prova olimpica, poi finalmente si prenderà una meritata vacanza con la fidanzata Valentina. A settembre, il ritorno a casa (l.on)