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«Pronto a dare tutto per la mia Italia»

«Pronto a dare tutto per la mia Italia»

Fabio Aru è il primo dei sei sardi a gareggiare a Rio, nel ciclismo su strada. «La “botta” al Tour mi darà la rabbia giusta»

04 agosto 2016
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RIO DE JANEIRO

Dalla cattedra olimpica di Rio de Janeiro i professori Cio e Coni fanno l’appello. Fabio Aru è il primo dei sei atleti sardi non solo in ordine alfabetico ma anche come impegno agonistico. Il 6 alle 14.30 (ora italiana), mentre la gran parte degli atleti che prendono parte ai Giochi starà ancora smaltendo la «fatica» della cerimonia di premiazione, prenderà il via la prova su strada di ciclismo.

Mentre Aru starà ancora pedalando (l’arrivo della corsa è previsto per le 20.30 ora italiana) il canottiere oristanese Stefano Oppo cercherà di passare il primo turno con i compagni azzurri del quattro senza pesi leggeri. E alle 3.35 della notte italiana la palleggiatrice Alessia Orro, oristanese, farà l’esordio con l’Italia contro la Serbia nel difficilissimo girone di qualificazione che comprende big come Stati Uniti, Olanda, Cina e la stessa Serbia.

Fabio Aru è pronto. Con i compagni Nibali, Rosa, De Marchi e Caruso il feeling cresce. Di Nibali e Rosa lo scalatore di Villacidro è compagno di squadra all’Astana, con De Marchi e CAruso l’affiatamento cresce, allenamento dopo allenamento. E nelle immaginmi che arrivano da rio sono solo sorrisi. Il quintetto è sereno, fiducioso. «I Giochi hanno un fascino unico, li sento molto – ha detto Fabio Aru alla Gazzetta dello sport –, ma un conto è sentire i racconti e un altro viverlo di persona. Sono molto fiducioso, siamo un bel gruppo, coeso, ci conosciamo bene e siamo tutti in grande condizione». Il leader dell’Astana ha superato lo choc della penultima tappa al Tour, da 6° a 13° («Ci vorrà tempo per assorbire la botta, ma l’olimpiade è un’occasione di riscatto, la rabbia può trasformarsi in rabbia positiva») ed è ottimista per la gara: «Voglio essere soddisfatto della mia prova, il che vuol dire aver dato tutto per ottenere un grande risultato, per l’Italia e anche per me».

E mentre Chris Froome si defila e indica Nibali e Valverde come favoriti, Fabio Aru sorride, rinfrancato dal ct Davide Cassani, che twitta: «Pronti per sabato, forza Italia». E forza Fabio Aru, che a Rio non sarà solo. Al polso porta un nuovo braccialetto, e come lui la fidanzata Valentina. Ora ne ha otto, uno regalato da Nibali, ognuno con un differente significato. E uno è per Rio.

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