La Nuova Sardegna

Sport

Olimpiadi, Luigi Lodde resta fuori dal podio dello skeet

Niente da fare per Luigi Lodde alle Olimpiadi di Rio
Niente da fare per Luigi Lodde alle Olimpiadi di Rio

Il tiratore di Ozieri scala la classifica dopo un avvio sotto tono ma non riesce a conquistare un posto per la finalissima

14 agosto 2016
2 MINUTI DI LETTURA





RIO DE JANEIRO. Ci sarebbe voluto un miracolo e il contemporaneo crollo di tutti gli avversari. Luigi Lodde ha sperato fino all’ultimo di riuscire a centrare un posto per la finalissima dello skeet ma si è dovuto accontentare di un onorevole 22esimo posto. Al tiratore ozierese sono mancati cinque piattelli che gli avrebbero consentito di raggiungere gli spareggi per la finale. Cinque piattelli buttati via l’altro ieri con un avvio di gara a dir poco sotto tono.

Nella seconda manche Lodde ha dimostrato di poter lottare alla pari con tutti ma la sua rimonta non è bastata. Nelle due serie finali il tiratore azzurro ha frantumato 48 piattelli su 50 recuperando diverse posizioni in classifica. Purtroppo i sette errori della prima giornata si sono fatti sentire anche perchè in pedana si sono alternati fuoriclasse che hanno sbagliato poco o nulla. A cominciare dall’altro azzurro Gabriele Rossetti che ha invece ottenuto il pass per la finale con due serie perfette e si è poi ripetuto fino a scalare la prima posizione del podio con una finale perfetta.

Il 21enne poliziotto toscano ha concluso le qualificazioni con il punteggio di 121/125, alla pari con altri quattro tiratori. Poi non più sbagliato un tiro sbaragliando un avversario dietro l’altro compresi i francesi Anthony Terras ed Eric Delaunay allenati dal padre del neo campione olimpico, ct della Francia, quel Bruno che fu bronzo olimpico per l'Italia a Barcellona 1992.

Nulla da fare dunque per Luigi Lodde che aveva lavorato quattro anni per farsi trovare pronto all’appuntamento Olimpico e che adesso deve resettare la delusione e cominciare a pensare al prossimo appuntamento a cinque cerchi, a Tokio, in Giappone.

L’ozierese dell’Esercito rientrarà a casa oggi con il piccolo seguito di tifosi e amici che lo avevano raggiunto a Rio: la madre Annamaria, la sorella Valentina, la fidanzata Maria e il mental coach Manolo Cattari. Sono stati loro a sostenerlo e sperare fino all’ultimo nel miracolo. Ma che cosa è mancato? L’altro ieri Lodde si è lamentato per i piattelli, evidentemente diversi da quelli usati negli allenamenti in Italia. Ha faticato nei tiri di prova e ha cominciato la serie con 4 errori nei primi 25 tiri. Un inizio che ha condizionato tutta la gara sia dal punto di vista psicologico sia, ovviamente, per quanto riguarda la classifica. La seconda serie è andata decisamente meglio e così le due “batterie” di ieri. Resta la piccola soddisfazione di aver concluso la sua gara tra gli applausi e la consapevolezza di non essere inferiore ai sei tiratori che si sono giocati i tre posti sul podio.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative