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La Torres riparte... con i pullman dell’Arst

La Torres riparte... con i pullman dell’Arst

Allenamento a Ossi con i rossoblù costretti ad aspettare i mezzi pubblici. La società: «Clima euforico»

18 agosto 2016
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SASSARI. C’è chi si può permettere di sfasciare una Ferrari dietro l’altra, chi si accontenta del “suv” aziendale e chi invece deve rassegnarsi al bus della società. In un’economia di mercato anche i gol valgono in maniera diversa a seconda della categoria e di chi li realizza. Valgono un milione al mese quelli di Pogba e Ibra, valgono dieci volte meno quelli di Borriello e Isla. A Sassari, in un periodo di vacche magre come quello che sta vivendo la Torres, va registrato un record assolutamente inedito e (forse) imbattibile. I giocatori rossoblù hanno ripreso gli allenamenti e vista l’indisponibilità del Vanni Sanna (utilizzabile solo per le partite ufficiali) hanno dovuto raggiungere lo stadio di Ossi. Come? Niente Ferrari ovviamente, ne auto aziendali ma nemmeno il bus a noleggio (chi paga?). Così di buon’ora si sono accomodati sul muretto di via padre Ziranu, che da anni è diventato il capolinea dei pullman di linea, e hanno aspettato il mezzo dell’Arst che da Sassari porta a Ossi e Tissi prima di puntare verso Ittiri. Niente divise sociali, niente sacche d’ordinanza ma piuttosto l’ordine di tenere il profilo più basso possibile e la bocca chiusa.

La foto che pubblichiamo a sinistra racconta più di qualsiasi parola il momento che vive la società rossoblù e, di riflesso, la squadra. Una situazione incredibile aggravata dalla testardaggine di un presidente che sembra vivere in un altro pianeta. Anche ieri Piraino o chi per lui ha diffuso un messaggio sul profilo facebook della società che racconta tutta un’altra storia.

Si parla di «clima di estrema allegria che si è creato all'interno dello spogliatoio della Sef Torres, che ieri notte ha annunciato il portiere del 1997 Gianluca Insenna, dal Cus Palermo in Eccellenza) . Un gruppo fortemente coeso come poche volte si è visto dopo i primissimi giorni di ritiro. I ragazzi della Sef Torres sono pronti a dare grosse soddisfazioni ai propri sostenitori...»

La più grossa potrebbe darla il presidente togliendo il disturbo ma l’impressione è quella di un uomo disposto a tutto tranne che a passare la mano. Insomma per gli sportivi sassaresi – abituati a scivoloni anche pesanti – si prospetta un’annata di sofferenza con prospettive facilmente ipotizzabili. A meno di non vivere su Marte.

A.L.

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