La Nuova Sardegna

SASSARI. Mazzella, Mazzella, Mazzella. Non è un ritornello ma l’albo d’oro delle ultime tre edizioni degli assoluti sardi di tennis, all’indomani della chiusura dell’edizione numero 67 svoltasi a Sassari. Un tris quasi annunciato che si avvicina al poker firmato da Maurizio Spiga dal 1974 al 1977 e ai cinque successi di fila (prima di arrivare a quota nove) conquistati da Andrea Lecca negli anni che vanno dall’89 al ’93. Tre vittorie di Manuel come quelle raggiunte in un albo d’oro infinito da personaggi diventati storici e giustamente celebrati nella stupenda “serata dei campioni” alla Torres. Ci riferiamo, a livello maschile, ad Angelo Binaghi (1979, 1980 e 1981), poi promosso presidente della Federtennis italiana dove ha già raggiunto l’invidiabile record di cinque mandati, e tra le donne a Carole Demuro (dal 1973 al 1975), Cristina Vacca (dal ’93 al ’95), Ilaria Pibiri (dal 2000 al 2002) per concludere col poker dei giorni nostri (dal 2008 al 2011) ottenuto da Elisa Salis.

Mai come nell’ultima edizione i pronostici sono stati rispettati in pieno, visto che a vincere nei tabelloni più importanti sono state le prime teste di serie: oltre a Mazzella c’è da ricordare il grande quanto facile exploit di Anna Floris che è ritornata al successo dopo la bellezza di dodici anni e soprattutto dopo un giro del mondo infinito che ha toccato i quattro tornei dello Slam, diversi Challenger e una classifica da incorniciare con la poltrona n.129 occupata il 16 agosto del 2010. I due neo campioni hanno già pronta un’agenda stracolma di impegni per i prossimi impegni agonistici. Per Mazzella si avvicina la lunga collana di tornei a Santa Margherita di Pula, dove il giocatore di Cala Gonone ha già conquistato una vittoria in doppio e diversi piazzamenti in singolare, mentre la Floris già da oggi a Milano difenderà la corona tricolore di seconda categoria conquistato l’anno passato.

Ma i campionati assoluti regionali, che sono ritornati alla Torres dopo quattro anni ma dopo un’astinenza record datata 2000, non hanno vissuto soltanto sul festival della coppia Mazzella-Floris, visto che il numeroso pubblico che nelle giornate conclusive ha preso d’assalto l’impianto di via Coradduzza ha applaudito anche le imprese fallite per un soffio dai finalisti, rispettivamente Antonio Zucca e Francesca Piu, che per larghe fette dei match hanno giocato alla pari con i vincitori.

Per il tennista portotorrese si tratta della prima finale raggiunta ai campionati sardi, dopo diversi incontri persi nei quarti e in semifinale e dopo diverse vittorie conquistate negli Open in Sardegna e in Continente, mentre la Piu aveva appena conquistato il titolo al Marina Residence (battuta la compagna di circolo Elisa Idini) e nel 2011 al Tc Cagliari si era fermata in finale contro Elisa Salis. Ma alla Torres, sotto la perfetta regia del binomio Gavino Caddia-Marco Ticca (rispettivamente n.1 e n.2 del circolo intitolato ad Antonio Bozzo), vanno giustamente ricordate altre firme importanti, come Gino Asara e Michele Fois semifinalisti del singolare maschile, Carlotta Lehner e Barbara Dessolis nel singolare donne e i vincitori degli altri tabelloni: i già reclamizzati Manuel Mazzella e Antonio Zucca (49 anni in due!) impostisi nel doppio maschile, Michele Secci e Carlotta Lehner primi nel doppio misto, la stessa Lehner ed Elisa Idini vincitrici nel doppio femminile. I titoli di coda comprendono anche i vincitori delle sezioni finali dei vari tabelloni: Oscar Serra primo nella terza categoria, Cinzia Masala e Francesco Ruiu impostisi nella quarta categoria femminile e maschile. E poi i tennisti sassaresi: Federico Pintus, Andrea Masala, Cristiano Monte, Marilisa Sgarella, Rosabianca Satta, Elisa Patta, Floriana Monti, Giovanni Muggiolu, Sergio Branca, Franco Cillara, Alessandro Panu, Maria Teresa Carlini, Andrea Cherchi, Angelica Sanna, Assia Diletti, Anna Pintore, Chiara Pinna, Roberta Sechi, Elisa Puggioni e i maestri Mauro Rodighiero e Alessandro Caggiari.

Raimondo Angioni