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Il Cagliari ritrova la formula magica

di Roberto Muretto
Il Cagliari ritrova la formula magica

Joao Pedro ispira, Borriello e Sau concretizzano. Domani a Torino contro la Juventus tornano Storari e Di Gennaro

20 settembre 2016
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CAGLIARI. Una botta di autostima e un calcio ai fantasmi. La vittoria sull’Atalanta ha rimesso in moto la macchina dell’entusiasmo, il cui motore si era inceppato dopo il ko col Bologna. Il Cagliari è ripartito, mettendosi nella condizione migliore per la sfida impossibile di domani sera allo Juventus Stadium. La gara con la squadra di Gasperini era un incrocio pericoloso, non fare risultato pieno avrebbe potuto avere effetti devastanti. I rossoblù hanno dato le risposte che il tecnico voleva. Sono entrati in campo determinati, hanno giocato con intensità per quasi tutta la gara, hanno tenuto le distanze tra i reparti, ma soprattutto hanno ritrovato il brasiliano Joao Pedro che con le sue invenzioni ha cambiato il volto della squadra.

Brazil. «Jò - così Rastelli chiama Joao - ci ha dato fantasia, profondità, ha messo gli attaccanti nelle condizioni ideali e poi è stato utilissimo in fase di non possesso». Il trequartista è entrato subito in partita. Aveva una gran voglia di giocare e l’ha buttata sul campo senza esitazioni. Sul piano tattico avere un calciatore che sa cambiare marcia e attaccare gli spazi è un’arma importantissima, perchè spacca le difese. Inutile sottolineare che a Bologna il Cagliari è mancato sia nell’intensità che nella costruzione del gioco. Ma un’alternativa dello stesso spessore del brasiliano non c’è.

Gli esterni. Sono fondamentali per sviluppare il gioco del Cagliari. Devono stare alti, inserirsi in fase di costruzione e garantire copertura quando il pallone ce l’hanno gli avversari. Non è un caso se i rossoblù vanno in difficoltà quando si allungano e il pressing diventa sterile. La squadra di Rastelli ha nel far girare velocemente il pallone un’arma letale. Se i ritmi si abbassano, diventa prevedibile e presta il fianco alle ripartenze. Con l’Atalanta è successo una sola volta ma poteva costare cara. Gomez ha procurato il rigore (il fallo di Pisacane era appena fuori dall’area) che poteva cambiare il corso del match. Dettagli da correggere e da evitare di commettere domani sera a Torino. La Juventus non perdona errori così gravi.

Sfida ai campioni. Probabilmente saranno due le novità nella formazione che affronterà la squadra allenata dall’ex Massimiliano Allegri. Tra i pali dovrebbe tornare Storari che ha scontato la squalifica (lasciarlo fuori sarebbe un errore dopo la contestazione dei tifosi), a centrocampo Di Gennaro sarà preferito a Tachtsidis. Il regista del Cagliari, lasciato in panchina con l’Atalanta, scalpita, è pronto per un palcoscenico così importante. Ha recuperato dal fastidio che la scorsa settimana gli ha fatto saltare un paio di allenamenti. Per il resto non dovrebbe cambiare nulla, a meno che Isla non torni a fare l’esterno basso per fare spazio a Munari o Barella. Tutte opzioni sulle quali Massimo Rastelli ragiona. Ma non scoprirà in anticipo le carte.

Sau ambasciatore. Prima della partita contro l’Atalanta, Marco Sau ha consegnato al capitano bergamasco Carmona, un oggetto artistico opera di un artigiano sardo. Nello specifico si è trattata di una creazione di Ceramiche d’Arte Giovanni Deidda di Assemini, artigiano coinvolto nel progetto Isola. Il Cagliari prosegue così nella valorizzazione del talento e delle produzioni artistiche isolane. In occasione di tutte le gare casalinghe il club consegna alla squadra ospite - poco prima del fischio d'inizio - regalerà alla squadra avversaria un'opera di un artigiano Isola. Un modo per valorizzare il talento e le produzioni artistiche della Sardegna.

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