La Nuova Sardegna

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Sardegna, ondeggiante paradiso del surf

di Giovanni Dessole
Sardegna, ondeggiante paradiso del surf

Nessun luogo del Mediterraneo come l’isola si presta alle “magie” delle tavole. Ecco i migliori “spot” dal Nord al Sud

06 ottobre 2016
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SASSARI. La Sardegna, terra di Nuraghi, di mare e di surfisti. L'Isola al centro del Mediterraneo è una delle mete più ambite dal popolo della tavola, palesemente diversa dai paradisi del surf, dalle Hawaii alla California e sino all'Australia, ma comunque accattivante, e agonisticamente interessante. Ecco un piccolo viaggio alla scoperta degli spot dell'Isola del surf, grazie alla sapiente guida del surfista, giornalista e fotografo Antonio Muglia.

Nord Sardegna. Il fascino selvaggio di Porto Ferro (Alghero) può regalare splendide giornate di surf, solitamente garantisce onde sicure ma non eccelse, particolarmente utili al giovane che vuol farsi le ossa. Sempre ad Alghero c'è La Speranza, dove si surfa spinti da un fortissimo maestrale o dal libeccio: «In un picco a sud su un tavolato di roccia, noto Piastroni, rompe un'onda sinistra che è un vero parco dei divertimenti per surfisti». Degna di nota anche la spiaggia della Ciaccia-Valledoria, che regala «una delle onde più lunghe dell'Isola, una sinistra che cammina su un tavolato di roccia e ha diverse sezioni bellissime. E ancora La Marinedda, beach break potente e rompi tavole, per gli amanti delle apnee e per chi vuole combattere correnti. E come dimenticare Marritza, uno dei miei luoghi dell'onda preferiti. Rompe su un tavolato di ciottoli, una destra lunghissima che funziona con il grecale forte. Per me è un'onda magica».

Centro Sardegna. Tutta la zona della penisola del Sinis è considerata un po' la mecca del surf nel Mediterraneo. Punto di ritrovo per gli appassionati e i professionisti del surf da onda, oltre che per quelli di windsurf e kite. Il Mini Capo e Capo Mannu sono spot unici nel Mediterraneo: «Il maestrale gli gira attorno soffiando lateralmente o da terra, e le onde risultano quasi sempre pettinate dal vento, anche con vere e proprie bufere in corso. Sempre nella zona famosa è Sa Mesa Longa, una spiaggia esposta ai venti che con mare in scaduta regala bombe atomiche su picchi diversi». Al Mini Capo si vedono surfisti in acqua tutto l'anno e a qualsiasi ora del giorno e della notte (soprattutto all'alba), punto di ritrovo per il popolo della tavola del nord e sud Sardegna.

Sud Sardegna. Ci sono alcune delle onde più lunghe dell'Isola. «Nella costa ovest, spicca Il Maresciallo sull'isola di Sant'Antioco, una destra atomica. La zona di Chia è adatta per i principianti, a Nora invece ci sono due onde famosissime, la Secchetta e il Convento. La Secca è un A-frame velocissimo e tubante, spesso molto affollato, al Convento la sinistra inizia a rompere a pochi metri dalle rocce e si srotola lungo la linea di costa. Lavorano con lo scirocco». Con lo scirocco si attiva “Capitana” e in particolare “Racca Point”: «Una sinistra lunghissima e quasi infinita» considerando le medie delle onde italiane. E poi, probabilmente, altre ancora, alcune delle quali giustamente segrete perché patrimonio del popolo del surf. Patrimonio da gustare, da preservare e da cui preservare chi, inesperto, non abbia gli strumenti per affrontarlo.

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