La Nuova Sardegna

CAGLIARI. È di qualche giorno fa l’allarma lanciato dal mondo del pallone che ha perso - solo nel 2106 - 46 club costretti a rinunciare ai campionati di Seconda e Prima categoria. La crisi morde e anche il mondo dello sport deve fare i conti con bilanci sempre più magri e costi crescenti. Un dramma non ha risparmiato il basket e il volley e che ha fatto scattare l’allarme rosso anche negli uffici del Coni e nelle stanze dell’assessorato regionale allo Sport.

In questo quadro c’è, ovviamente, qualche eccezione e c’è un’iniziativa che si è svolta nel fine settimana a Cagliari e che acquista un’importanza particolare proprio per la coincidenza temporale con l’sos lanciato dal mondo del pallone. L’Unasci, l’Unione nazionale delle società sportive centenarie ha tenuto il suo congresso nazionale all'Hotel Panorama di Cagliari. Il raduno è stato organizzato nel capoluogo regionale per festeggiare i 125 anni della società Canottieri Ichnusa, sodalizio fondato nel 1891. La società è uno dei 16 club sardi che hanno tagliato il traguardo del secolo di vita e che continuano a svolgere attività con risultati in qualche caso più che apprezzabili.

«E' la prima volta che la manifestazione si svolge nell'isola – ha detto Bruno Gozzelino, presidente dell'Unasci – dove ci sono tre società iscritte alla nostra associazione nata nel 2001 e altre 13 che ne hanno diritto e speriamo di coinvolgere. Non abbiamo avuto dubbi: il raduno nazionale doveva tenersi obbligatoriamente a Cagliari per festeggiare un compleanno speciale, quello della Canottieri Ichnusa, il più antico sodalizio remiero della città».

Gozzelino ha spiegato che sono settecentocinquanta le società centenarie in Italia e solo 16 quelle sarde. Le iscritte all’Unasci sono la Rari Nantes, la Lega Navale Italiana e la Canottieri Ichnusa. Tra le altre tredici che hanno festeggiato il secolo di vita spiccano il Tiro a segno sezione di Sassari, che è nata prima dell'Unità d'Italia, nel 1858, il Tiro a segno Sezione di Cagliari (1885), la società Ginnastica Amsicora (1897), la Società Eleonora d'Arborea (1900), il Tiro a segno sezione di Nuoro (1884), l'Associazione sportiva dilettantistica Ilva Maddalena (1903), la S.e.f. Torres (1903), la Polisportiva Jolao Iglesias (1904), l'Olbia Calcio (1905), la S.p. Tharros Oristano (1905), il Tiro a segno sezione di Oristano (1906), il Tiro a segno sezione di Sant'Antioco (1906).

Ma la più antica in assoluto è cagliaritana ed è nata prima della rivoluzione francese: è il Circolo bocciofilo Sant'Anna, fondato nel 1785, che ha ancora la sua sede ai piedi del quartiere Castello: «Ci auguriamo che, dopo questo convegno nazionale – ha detto Bruno Gozzelino – , altre società sarde si associno, in questo modo potranno capire il valore e lo spirito dell'Unasci. Che è anche quello di valorizzare la propria storia non solo sotto l'aspetto agonistico ma con una valenza sociale: la nostra associazione, a seconda delle iniziative, concede anche dei contributi alle società che intendono intraprendere delle iniziative culturali, come ad esempio la pubblicazione di volumi e filmati per raccontare la propria storia».

Il Convegno nazionale dell'Unasci, organizzato da Canottieri Ichnusa e Lega Navale Italiana sezione di Cagliari, ha avuto come tema "Media e sport", un argomento che ha coinvolto il pubblico e molti addetti ai lavori. Tra i relatori anche Franco Morabito, presidente dei Gruppi regionali dell'Ussi. «Speriamo che il nostro sia un arrivederci – ha concluso il presidente nazionale dell'Unasci –. Ci piacerebbe tornare in Sardegna per festeggiare i 115 anni della Lega Navale di Cagliari e, magari, i primi 100 anni del Cagliari Calcio, fondato nel 1920. Ormai il traguardo è vicino e il secolo di vita merita di essere festeggiato bene».

Sergio Casano

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