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Il Latte Dolce coccola il suo Federico Pireddu, primo “millennial” goleador sardo

di Sandra Usai
Il Latte Dolce coccola il suo Federico Pireddu, primo “millennial” goleador sardo

Il settore giovanile è ilfiore all'occhiello della squadra sassarese che milita in Serie D. E i risultati si vedono

22 novembre 2016
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SASSARI. Dalla serie A alla D, nel calcio irrompono i "Millennials", i ragazzi del nuovo millennio, i campioni del futuro. La soglia è stata oltrepassata e il Latte Dolce, che da sempre ha nel settore giovanile il fiore all'occhiello, non poteva non lanciare un Duemila in campionato.

Nel delicato scontro salvezza col Muravera ha debuttato dal primo minuto l'esterno di centrocampo Federico Pireddu, lanciato a sorpresa nel derby sardo del dodicesimo turno. Una gara da vincere, dopo tre sconfitte consecutive, e la scelta del tecnico Massimiliano Paba sembrava azzardata. «Quando mando un ragazzo in campo non guardo la sua carta d'identità ma le sue qualità, ho piena fiducia nei nostri giovani», ha detto dopo la vittoria il mister sassarese, coccolando con lo sguardo il cucciolo del gruppo che lo ha accompagnato in sala stampa.

Una presenza-premio perchè Federico non si è accontentato di disputare una partita ordinata, limitando l'inesperienza con umiltà, intelligenza e agonismo, e quando il gioco si è fatto duro... il baby ha iniziato a giocare davvero, contribuendo in modo decisivo ai 3 vitali punti: suo il gol del raddoppio biancoceleste, un gol prezioso perchè di fatto ha chiuso il discorso sul risultato a mezz'ora dalla fine. «Quando ho visto il movimento di Palmas sulla sinistra, sapevo dove andare e cosa fare, seguendo i consigli del mister che mi incoraggia sempre a provarci. Sapevo di essere tra i titolari dal venerdì, ha avuto fiducia in me - ringrazia Federico - e spero di averla ripagata».

La zampata del ragazzino ha ucciso le speranze del Muravera, già ferito dalla zuccata vincente di Congiu, e i complimenti per lui sono stati tanti. «Li ho ricevuti anche dai compagni di scuola e perfino dai prof al ritorno in classe. Frequento la quarta indirizzo informatico del Tecnico Industriale, confesso però che da grande mi piacerebbe avere una carriera da calciatore» racconta il baby-bomber, di fede juventina e con una sconfinata ammirazione per il talento di Cristiano Ronaldo, «un giocatore completo, che sa fare tutto. Io devo ancora crescere e migliorare sotto ogni aspetto, ma ci credo e con l'aiuto del mister e dei compagni sto facendo grandi passi».

I primi li ha mossi nella Wilier, dove gioca anche il fratello minore Marco. E' stato "contagiato" dalla passione per il calcio dal nonno Antonio, suo primo tifoso e super emozionato al gol del campione di casa, che da tre anni indossa la maglia del Latte Dolce. «Come ho festeggiato? In modo semplice, in famiglia».

Alla ripresa degli allenamenti sarà invece il momento di far festa nello spogliatoio del Latte Dolce, dove vige la regola che i compleanni e i primi gol vanno celebrati in modo dolce, con pasticcini per tutti. Federico Pireddu è pronto al rito e non nasconde la speranza di essere in campo anche nella prossima gara (ancora in casa) col Trestina.

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