La Nuova Sardegna

Sport

Tortolì, corazzata fatta in casa

Tortolì, corazzata fatta in casa

Per il tecnico Francesco Loi, che guarda alla Coppa Italia, la forza della squadra è tutta nel gruppo.

02 gennaio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





Il 2016 potrebbe restare impresso a lungo nella mente degli appassionati di calcio del capoluogo ogliastrino, soprattutto se i rossoblù dovessero ripetere il cammino che ha caratterizzato il girone d’andata. 14 vittorie su 15 incontri, un solo pareggio con il Budoni, 45 reti fatte e appena 9 subite, capitan Nieddu nuovamente capocannoniere con 15 reti.

«Il nostro segreto è il gruppo, una rosa impareggiabile per serietà, disponibilità e soprattutto rispetto – dichiara orgoglioso il tecnico Francesco Loi –. Abbiamo avuto la fortuna di comporre una rosa affidabile sin da questa estate, infatti a dicembre abbiamo acquistato solo Mirko Loi (97), gruppo che sino ad oggi ha risposto oltre ogni aspettativa» .

2016 da incorniciare soprattutto per te visto che solo la scorsa primavera hai salvato il Lanusei, dopo averlo portato dalla Promozione alla D in soli due anni, e ora col Tortolì avete stracciato ogni record della categoria.

«Tredici anni in panchina sono serviti a qualcosa e poi l’essermi sentito in discussione dopo quanto fatto a Lanusei mi ha dato uno stimolo in più. Se aggiungete una città come Tortolì dove si vive di pane e calcio, una società che da oltre 10 anni è protagonista in Eccellenza, uno staff già collaudato con Antonio Carta e Massimo Pisu integrato con altri tecnici come Mariano Murino e Maurizio Conciatori, e tanti altri che non nomino per problemi di spazio – puntualizza Francesco Loi – una buona dose di fortuna e i conti sono presto fatti».

Sei uno dei pochi profeti che hanno fatto bene in patria, tra l’ altro una patria piccola e povera come l’Ogliastra.

«Di certo vincere con una squadra espressa dalla nostra realtà vale moltissimo perché abbiamo a disposizione meno risorse sia dal punto di vista economico che del materiale umano. Per questo quando ci riesci, il sapore della vittoria è impareggiabile e la soddisfazione diventa incontenibile».

Dopo il mercato di riparazione che ritorno ti aspetti ?

«Credo che Castiadas, Budoni e Calangianus faranno l’ impossibile per recuperare posizioni – conclude mister Loi – ma se noi continueremo a lavorare con questa intensità recuperando giocatori come Fabio Vignati e Antonino D’Agostino, praticamente assenti per tutta l’andata, allora credo che la serie D non ce la toglierà nessuno. Per avere le idee più chiare basteranno le prossime tre gare in dieci giorni: in casa con Monastir (il 5 gennaio) e Ilva Maddalena (il 10) e fuori con il La Palma (l’8 gennaio)».

E il primo di febbraio giocherete la finale regionale di Coppa Italia con l’ Uri.

«Un traguardo a cui teniamo tantissimo e che ci aprirebbe le porte per le finali nazionali, fase in cui potremmo confrontarci con realtà differenti e, senza falsa modestia, giocarcela sino alla fine. Ma sarà il campo che darà il verdetto, definitivo ed indiscutibile».

Romano Cugudda

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative