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Mignani e il Livorno «Non lo temiamo» Torna capitan Cossu

Mignani e il Livorno «Non lo temiamo» Torna capitan Cossu

Serie C, il mister dell’Olbia carico alla vigilia della trasferta «Soffriremo e lotteremo di più, ma giocheremo alla pari»

11 febbraio 2017
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OLBIA. «Che cosa ho detto ai miei giocatori per Livorno? Che non bisogna avere paura, che non bisogna avere assolutamente paura». Michele Mignani scandisce bene le parole, con i giornalisti, dopo averlo fatto in settimana - una settimana cominciata già di lunedì scorso e non di martedì, come avviene sempre, per via della brutta sconfitta con la Lupa Roma - con i giocatori dell’Olbia.

L’allenatore vuole uscire infine dalla mini serie nera - due sconfitte di fila contro Pro Piacenza e appunto Lupa Roma (era già successo un’altra volta, ma contro le corazzate Cremonese e Alessandria) -, sa che l’ostacolo da superare non è dei più facili e dunque vuole tenere alta la tensione.

Domenica scorsa, dopo il brutto ko casalingo all’89’ e dopo una partita bruttissima, era arrabbiatissimo. Ieri, a colloquio con i giornalisti, ha ammesso che, rivendendo la partita, «mi sono reso conto che siamo andati peggio di come pensassi, ma questo ormai fa parte del passato: deve servire come lezione, l’ennesima» - spiega - «e la settimana l’abbiamo passata a ragionare su come reagire, da subito».

Il Livorno è la quarta forza del girone, ha 46 punti, è diverso da quello dell’andata (quando i bianchi vinsero 1-0), ma è un po’ in difficoltà: nelle ultime due partite ha perso in casa contro il Como e pareggiato con Lucchese.

«Ultime uscite e infortunati a parte, il Livorno, per organico, storia, pubblico, resta una delle squadre più forti in assoluto - dice Mignani -. Sappiamo che dovremo soffrire più del solito, correre ed essere più concentrati di quanto normalmente facciamo, ma sappiamo che noi abbiamo giocato alla pari con tutte le squadre, o quasi. Ora, facendo tesoro degli errori fatti, chiedo che i giocatori lottino con ancor maggiore determinazione, con quella che noi chiamiamo “fame”».

Nell’Olbia, ancora assente Piredda (ultimo turno di squalifica), tornerà capitan Cossu: onestamente, non è poco; anche il Livorno dovrà fare attenzione, molta attenzione.

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