La Nuova Sardegna

SASSARI. «Ho seguito la partita da casa col batticuore»: il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, non nasconde la delusione per l’esito della finale di Coppa Italia. «Peccato davvero, eravamo a un passo, gliele stavamo suonando ed eravamo a un passo. Ero quasi convinto che ce l’avremmo fatta, specie dopo le vittorie nelle prime due gare, ma nel basket, lo sappiamo, non è mai detta l’ultima parola». Il primo cittadino ha l’abbonamento in tribuna al palasport: «Una passione nata dopo la mia elezione, Prima ero un osservatore meno coinvolto, poi sono stato conquistato da questa grandissima squadra, e poi ho due figli che si sono avvicinati alla pallacanestro». Della Dinamo dice che «sponsor migliore non può esserci per il terroitorio ed è evidente che questo spirito combattivo stia contagiando i sassaresi che anche grazie alla loro squadra stanno dimostrando di saperci fare. Il PalaSerradimigni è secondo solo a Milano per numero di presenze, vuol dire che la città ci tiene, e l’amministrazione ha deciso di investire più di 4 milioni per l’ampliamento, convinta che il livello del basket a Sassari sarà sempre alto nei prossimi anni».

L’ex presidente della Provincia, Alessandra Giudici, ha visto la gara nel Club House Dinamo: «Devo smaltire l’amarezza, ci abbiamo creduto sino all’ultimo e ho le lacrime in gola – dice –. È stata comunque una soddisfazione incredibile arrivare dove siamo arrivati, dopo le vicissitudini della prima parte della stagione e le cose che sono state dette. Questa è solo una conferma. Siamo arrivati in finale ma non è andata: pazienza. Per quanto mi riguarda – scherza – , nei tre giorni della Coppa per scaramanzia ho indossato sempre gli stessi abiti, cambiando solo l’intimo: non dovevo?»