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Luca Francesconi e la B: «Facciamo il tifo per l’Olbia»

Luca Francesconi e la B: «Facciamo il tifo per l’Olbia»

SASSARI. Luca Francesconi ne può raccontare di cose per quanto riguarda la pallavolo. Schiacciatore, classe 1983, ha vissuto infatti i fasti della serie A con il Cagliari, società in cui è nato, dal...

21 febbraio 2017
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SASSARI. Luca Francesconi ne può raccontare di cose per quanto riguarda la pallavolo. Schiacciatore, classe 1983, ha vissuto infatti i fasti della serie A con il Cagliari, società in cui è nato, dal 2001 al 2009, ma ha giocato anche in serie B nel Deledda Quartu, nell'Iglesias, nello stesso Cagliari, e da tre stagioni difende i colori del Sarroch, in questa nella nuova serie B unica.

Un torneo con vari alti e bassi in realtà per la squadra allenata da Enrico Balletto, che domenica per esempio ha incassato una dura sconfitta per 3-0 sul campo del Cisano.

«Un altro livello - conferma Francesconi - loro sono secondi in classifica per dei buoni motivi, e hanno giocato a un ritmo superiore al nostro. Poi al secondo set si è infortunato il nostro opposto Riccardo Romoli, e da lì non abbiamo più trovato il giusto equilibrio in campo».

Le ultime settimane hanno detto che a lottare per i playoff saranno Cisano, Brugherio e Saronno, mentre in coda la Solo Pellico 3P Sassari è spacciata. Che obiettivi possono darsi da qui alla fine Olimpia Sant'Antioco, Sarroch e Olbia?

«Per cominciare dico che Olbia non è ancora fuori dai giochi. La Bocconi Milano ha recuperato un paio di giocatori molto forti, con esperienza anche di serie A, ed infatti ha fatto risultati importanti. Quindi c'è da stare attenti, i sei punti di vantaggio che l'Olbia vanta sulla Bocconi sono un buon bottino, ma non tantissimi».

Per voi e l'Olimpia Sant'Antioco invece cosa prevede?

«Di fronte all'Olimpia mi levo in cappello, pur senza grandi talenti ha assemblato un ottimo gruppo, che gioca una buona pallavolo, è coeso in campo e si vede che si diverte. Sono queste le squadre che mi piacciono. Noi dobbiamo cercare di giocare il meglio possibile e costruire per il futuro con i giovani che abbiamo. Marco Romoli per esempio sta giocando molto bene».

Le squadre sarde di serie B schierano ancora tanti trentenni e perfino qualche quarantenne. Sono classi di ferro le vostre, o è solo la mancanza di un ricambio generazionale?

«Nessuno ha più lavorato seriamente con i giovani, in più mancano i soldi. C'è un buco che va dal 1986 ai primi anni '90, vedremo quando questi ragazzi matureranno».

Per quanto tempo Luca Francesconi sarà ancora della partita?

«Penso spesso che questo potrebbe essere il mio ultimo campionato, ma deciderò solo a fine stagione».

Fabio Fresu

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