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Banco ad Avellino per lanciare lo sprint

di Andrea Sini
Banco ad Avellino per lanciare lo sprint

Stasera alle 20,30 Devecchi e compagni fanno visita alla Sidigas con l’obiettivo di riavvicinarsi al secondo posto

18 marzo 2017
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SASSARI. Per il morale, per la classifica e, perché no, per i ricordi. La corsa alla migliore posizione possibile per i playoff passa per l’Irpinia. Stasera alle 20,30 la Dinamo scende in campo al PalaDelMauro contro la Scandone Sidigas Avellino in un match che potrebbe lasciare un segno pesante sull’economia del campionato. Una sfida piena zeppa di significati, che arriva sei giorni dopo il ko interno contro la capolista Olimpia Milano. Dalla capolista alla vicecapolista, il calendario dei biancoblù in queste due settimane si è impennato pericolosamente ma capitan Devecchi e compagni non hanno scelta: se vogliono stare tra le grandi della serie A, sono obbligate a fare qualche colpo esterno in queste ultime giornate di regular season.

La posta in palio. All’andata la squadra di coach Sacripanti sbancò il PalaSerradimigni grazie a uno sprint finale più deciso. Avellino in questo momento occupa il secondo posto a pari punti con Venezia, a quota 28, mentre la Dinamo insegue a 4 punti di distanza. Questo significa che le speranze dei sassaresi di agganciare la seconda posizione in classifica in ottica playoff passano non solo attraverso una vittoria, ma anche – possibilmente – il rovesciamento del -5 maturato nel match giocato in piazzale Segni. Stimoli uguali ed opposti per i lupi biancoverdi, che schierano gli ex Marques Green e David Logan, obbligati a vincere per non rischiare di lasciare la seconda piazza a Venezia, con cui al momento condivide la seconda piazza.

La sfida. Scandone e Dinamo ormai si conoscono alla perfezione: quello di stasera sarà il confronto numero 5 di questa stagione, dopo le due amichevoli precampionato (una vittoria per parte), l’andata a Sassari (vittoria Sidigas) e il quarto di finale giocato a Rimini un mese fa: è proprio il confronto valido come quarto di finale della Coppa Italia, vinto dal Banco di Sardegna per 69-68, quello a cui fare maggior riferimento per fare le “carte” di questo anticipo: fu un match decisamente equilibrato, con una pessima partenza dei sassaresi (sotto 13-22), un immediato recupero (39-38 al riposo) e una seconda metà partita andata avanti punto a punto, sino al canestro decisivo segnato da Stipcevic a 43” dalla fine e il canestro della possibile vittoria irpina sbagliato da Ragland sulla sirena.

Umori e acciacchi. In casa sassarese la settimana di preparazione a questo confronto è trascorsa nel migliore dei modi. I giocatori biancoblù hanno avuto modo di staccare la spina per quasi due giornate intere, per poi riprendere ad allenarsi al gran completo, senza particolari problemi. Qualche problema in più per la Sidigas, che è alle prese con un Joe Ragland acciaccato (problemi a una spalla), il centro Fesenko rallentato da un ginocchio ballerino e Levi Randolph non al top dopo un attacco influenzale. Non sarà della partita il terzo ex, Marco Cusin, fermo ormai da tempo per una frattura alla mano destra. «Affrontiamo una gara contro una squadra che in questo momento, insieme a Milano, è la più forte», ha detto in settimana coach Sacripanti. Esagerazione o verità?

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