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Nella C femminile l’Orion Sassari è a un punto dalla salvezza

Nella C femminile l’Orion Sassari è a un punto dalla salvezza

SASSARI. La serie positiva si è interrotta sabato contro la Eurekart Olbia, ma la salvezza è sempre più a portata di mano per la Orion Sassari nella C femminile di pallavolo. A tre turni dalla fine...

11 aprile 2017
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SASSARI. La serie positiva si è interrotta sabato contro la Eurekart Olbia, ma la salvezza è sempre più a portata di mano per la Orion Sassari nella C femminile di pallavolo. A tre turni dalla fine la squadra allenata da Alberto Baldereschi e Luca Saba ha un vantaggio di 9 punti sulla terz’ultima, Iglesias, per cui le basterà un solo altro punto per festeggiare la salvezza.

«Quest’anno giocare contro Olbia si è rivelato sempre problematico – è il commento di Baldereschi – perché in entrambe le occasioni non abbiamo potuto schierare la formazione migliore. Ma nella sfortuna è stata una buona occasione per dare spazio ad altri elementi del gruppo. La pausa per Pasqua arriva a fagiolo per recuperare qualche situazione delicata dal punto di vista fisico e poter disputare al meglio le ultime partite. Nonostante gli acciacchi siamo in crescita, e vogliamo continuare così».

Obiettivi a breve e lunga scadenza?

«A breve abbiamo una under 18, allenata da Luca Saba, che è già campione provinciale, e puntiamo a fare bella figura anche nella fase regionale, dove incontreremo Gonnesa e probabilmente Gymland Oristano. A lungo termine l’obiettivo rimane lo stesso, investire sul nostro settore giovanile per avere una prima squadra sempre più fatta in casa. Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutte giovani del territorio che desiderano crescere tecnicamente ed essere fra le migliori in Sardegna».

Un suo giudizio sulla Farmacie Sircana Sorso?

«Non essendo un ipocrita dico solo no comment».

In panchina ormai da circa 35 anni, quali sono le soddisfazioni migliori che si è tolto?

«Con il primo gruppo che ho avuto alla Sunhsine siamo arrivati dalla C2 alla B, attuale B1, e ci siamo rimasti per tanti anni. E poi il fatto di aver visto tre mie atlete giocare in serie A. Jole Ruzzini ha anche vinto una Challenge Cup giocando all’estero. Ma nel gruppo attuale, a patto che resti unito, intravedo le stesse potenzialità».

Dopo tanti anni, cosa la spinge a continuare?

«Proprio l’entusiasmo che trovo nelle atlete con cui lavoro. Vedere queste ragazze che crescono vista d’occhio è una soddisfazione incredibile, continuo a vivere lo sport con questa mentalità».

Fabio Fresu

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