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Il Cagliari va all’assalto di un Chievo decimato

di Roberto Muretto
Il Cagliari va all’assalto di un Chievo decimato

I rossoblù non vincono al Sant’Elia da tre mesi, dubbi in attacco e in difesa Borriello dovrebbe giocare dall’inizio. La squadra di Maran ha otto assenti

15 aprile 2017
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CAGLIARI. La sconfitta col Torino ha lasciato qualche cicatrice oltre ad aver gettato una secchiata di acqua gelata sull’entusiasmo del Cagliari. Oggi col Chievo i rossoblù non possono concedersi distrazioni. Devono riscattarsi, ripartire, avvicinarsi all’obiettivo minimo stagionale: 40 punti. In caso di successo e contemporanea sconfitta del Crotone, la salvezza sarebbe matematica. Contro i veneti al Sant’Elia non è mai stata una passeggiata e non lo sarà neppure questa volta, nonostante l’avversario di turno sia pieno di cerotti. La formazione di Maran viene da tre sconfitte di fila, la voglia di interrompere la serie negativa è tanta. Le motivazioni sono molteplici da una parte e dall’altra, ecco perchè non sarà una sfida tra squadre appagate, i punti in palio pesano.

Dubbi. In attacco e in difesa. Rastelli non ha dato indicazioni presentando il match. Salamon sembra favorito su Capuano per sostituire lo squalificato Pisacane, mentre a centrocampo non ci saranno novità considerato che Barella è nella lista dei convocati ma comincerà dalla panchina. In attacco, invece, il mister ha diverse soluzioni. Quella più probabile vede Borriello terminale offensivo, Sau e Joao Pedro alle sue spalle. Ma la variabile Farias non è da trascurare. Il brasiliano (ex di turno) potrebbe prendere il posto di Sau ma anche di Joao, considerato che quest’ultimo domenica scorsa non ha brillato. Tatticamente, però, Sau è più duttile di Farias nel modulo 4-3-2-1 e questo fa pendere dalla sua parte l’ago della bilancia.

Gli avversari. Maran deve ingegnarsi per fare la formazione. Sette gli assenti (Sorrentino, Frey. Gamberini, Gobbi,, Sardo, Rigoni e Inglese, ai quali si aggiunge anche Birsa, reduce da un attacco influenzale, che non è tra i convocati. I gialloblù ieri si sono allenati a Cagliari a porte chiuse ma le scelte di Maran sembrano fatte. De Guzman giocherà alle spalle delle punte Meggiorini e Pellissier, Radovanovic sarà il punto di riferimento in mezzo al campo, Hetemaj e Castro gli esterni. «Ultimamente mi aspettavo risultati diversi - ha detto alla vigilia il tecnico dei clivensi - purtroppo non è stato così e ne dobbiamo prendere atto, ma abbiamo ancora un’occasione per rifarci. Sarà una partita insidiosa, ma andremo a Cagliari per cancellare un momento negativo, anche se sotto il profilo della prestazione ho visto una svolta già a Torino».

Sotto esame. Ha ragione Rastelli quando dice che lui e la squadra sanno di avere tanti occhi puntati addosso. Soprattutto quelli del presidente Giulini. Il patron rossoblù, probabilmente insieme al direttore sportivo Capozucca, sta facendo delle valutazioni in prospettiva futura. E le sette partite che mancano alla fine del campionato saranno esami importanti un po’ per tutti. In ballo ci sono conferme e possibili rinnovi di contratto. Sono motivazioni più che valide per dare il massimo da qui alla fine.

L’arbitro. Quattro sono finora gli incroci dei rossoblù con Manganiello di Pinerolo. Il bilancio: una vittoria nell’unico precedente al Sant’Elia (4-3 all’Udinese), mentre fuori casa sono arrivati un pareggio e due sconfitte. Due i precedenti del Chievo con il fischietto piemontese, che ha diretto gli scaligeri al suo esordio in serie A: in quell’occasione i clivensi hanno battuto l’Inter al Bentegodi. L’altro incrocio è del campionato in corso e fa riferimento alla vittoria della squadra di Maran sul campo del Pescara.

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