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Pasquini gongola «Vittoria ottenuta con cuore e cervello»

dall’inviato
Pasquini gongola «Vittoria ottenuta con cuore e cervello»

Il coach biancoblù non vuole sentir parlare di miracolo «Questa è una squadra grintosa, non si inventa nulla»

24 aprile 2017
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TORINO. «Il segreto di questa vittoria sta nelle certezze che abbiamo costruito all’interno del gruppo da gennaio a oggi». Federico Pasquini trasuda soddisfazione ma non vuole sentire parlare di miracoli. «Il fatto è che nei primi due quarti non eravamo noi – dice a fine gara il coach della Dinamo –, la zona è stata la chiave tecnico tattica ma la differenza l’hanno fatta l’intensità e la voglia di abbassare le gambe e difendere nel modo migliore. È evidente che abbiamo giocato i primi due quarti mosci, non eravamo pronti sugli uno contro uno, e a quelle condizioni tutto diventava semplice per loro, noi non eravamo intensi e presenti, e anche poco precisi in attacco. Non so se si tratti di scarsa concentrazione o soprattutto di bravura di Torino nell’aggredirci. Ma è evidente che il secondo quarto non è stato “da Dinamo”, abbiamo subito troppo».

Dal -21 la gara è cambiata. «Dopo il riposo – dice Pasquini – siamo tornati fuori duri, precisi, abbiamo messo in campo 20 minuti di grande energia e grande presenza, con la zona adattata che ancora una volta ci ha dato una grande mano. Li abbiamo fatti pensare e le loro percentuali sono calate, poi la nostra difesa ci ha concesso di correre di più in attacco. Sono molto soddisfatto, si tratta di un altro step importante per la squadra contro un gruppo forte come quello di Torino».

Come si fa a riprendere una partita che sta andando a rotoli? «Siamo a fine anno e ci sono delle certezze: ho una squadra vera – sottolinea il coach biancoblù – quindi so di poter trovare sempre, in qualsiasi situazione, qualcosa a cui attaccarmi. Era evidente che ci fosse qualcosa da sistemare dopo metà gara, siamo stati bravi a trovare contromisure alle loro giocate di talento puro, abbiamo girato con la zona il ritmo della partita. Era importante non addormentarsi, quando loro hanno trovato le contromisure siamo passati anche a uomo. Abbiamo sviluppato un gioco diverso. Da gennaio in poi sono arrivate tante soddisfazioni, questa è una squadra con i coglioni. Ripeto – chiude Pasquini – ci sono state contromosse tecnico-tattiche che ci hanno permesso di far girare la partita, ma io non sono un genio: l’abbiamo vinta soprattutto con la testa e con l’atteggiamento in campo».

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