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Il Porto Rotondo affossa il Tempio e si rimette in corsa

Il Porto Rotondo affossa il Tempio e si rimette in corsa

La squadra di casa domina la partita e sogna ancora Ospiti impotenti di fronte a Fresi (due gol) e compagni

01 maggio 2017
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OLBIA. Nel giorno d’esordio per le giostre di San Simplicio, in attesa di festeggiare il patrono di Olbia, il divertimento resta fuori dallo stadio Caocci. Il Porto Rotondo è troppo superiore a un Sef Tempio costretto alla linea verde causa note vicende societarie. Fatto sta che il 4-0 finale rispecchia solo in parte una superiorità apparsa in certi momenti soverchiante. La fascia destra sembra terreno interdetto alle incursioni, mentre nella corsia opposta c’è una specie di Domenghini della Promozione, quel Piccinnu del Porto Rotondo che impone fin da subito il motorino che ha sotto i tacchetti. È lui a propiziare al 15’ del primo tempo l’autogol di Corda, con un’azione d’impeto sulla amata sinistra che costringe il centrale tempiese a rinviare maldestramente nella sua porta. Appena due minuti e in bacheca viene esposta la prima perla di giornata. Cross dalla destra di Degortes, palla respinta poco fuori area e sinistro al volo di Piccinnu che si insacca alle spalle dell’incolpevole Brundu. Qui la partita vive una sorta di parentesi soporifera, mentre fuori il parco giochi si anima e dentro il Caocci, gremito rispetto agli standard abituali grazie ai bambini delle scuole calcio, gli unici a tenere su il volume sono gli encomiabili supporter del Tempio, scesi fino ad Olbia con tanto di scorta armata delle forze dell’ordine per paura di incidenti con i cugini dell’Olbia.

Tutto fila liscio, anche perché il Porto Rotondo mostra il dovuto rispetto per l’avversario in quello che è sempre un derby. La prima frazione di gioco scivola così via senza particolari sussulti, se non fosse che Nocco, terzino sinistro del Tempio a rischio nimesulide per il mal di testa provocatogli dai numeri di Putzu, si fa espellere al 19’ del primo tempo per due falli di frustrazione sul numero 8 dei rotondini. La seconda frazione si trascina sonnolenta fino al 20’ del secondo tempo, quando Piccinnu lascia il posto a Fresi. Pensi che la festa della sinistra riformista si sia conclusa qui, mentre Fresi entra e si mette sulla stessa fascia del compagno sostituito. Passano giusto 30 secondi e il 16 del Porto Rotondo si beve due avversari, si accentra leggermente e fa partire un tiro preciso che buca il portiere del Tempio sulla sua destra. Al 28’ sempre Fresi prende palla dalla sinistra, fa due tocchi verso il centro e lascia partire un tiro a giro che bacia l’incrocio dei pali. Porto Rotondo a quattro punti dalla capolista Stintino.

Giandomenico Mele

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