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Pasquini non piange «Ma un break di 2-20 non lo voglio mai più»

di Mario Carta
Pasquini non piange «Ma un break di 2-20 non lo voglio mai più»

Il coach della Dinamo non si lamenta per le assenze «Vinciamo a Caserta, il 4º posto dipende solo da noi»

04 maggio 2017
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SASSARI. «Complimenti alla Reyer, ha fatto tanto canestro. La partita è stata segnata dal 2-20 in avvio del secondo quarto, un parziale che ha rovinato quanto di buono avevamo fatto in precedenza. Siamo stati avanti e sotto anche di 17 e siamo riusciti a risalire fino al -1, a quel punto abbiamo sbagliato canestri facili per il lavoro extra fatto in precedenza....

Federico Pasquini in sala stampa si divide fra l’orgoglio per i suoi, privi non solo di Lacey ma ieri anche di Savanovic («Lo seguiamo, speriamo possa recuperare per Caserta»), e con Lydeka limitato dalla febbre eppure in campo, e il refrain di quel 2-20 «che non possiamo permetterci di subire». Il coach della Dinamo spiega che a non funzionare contro Venezia è stato il bilanciamento in attacco che nasce dalla difesa, spiega di aver proposto Monaldi in quintetto (per poi non utilizzarlo più) in previsione del sovraccarico di lavoro al quale avrebbe dovuto sottoporre Devecchi alla luce delle assenze, ribadisce di utilizzare dieci giocatori dieci e non si meraviglia del fatto che ieri nella Dinamo le riserve abbiamo prodotto più punti di chi ha cominciato la partita. E in particolare quando gli viene chiesto se la Dinamo stia soffrendo per essere passata dal ritmo Coppa-Campionato al solo campionato, con orgoglio ribadisce: «Finita la Coppa abbiamo sempre vinto, con 12/16 siamo primi in questo ultimo periodo. Non facciamo i Tafazzi – conclude il coach dei biancoblù, ieri in rosa-Giro d’Italia –, ora vinciamo a Caserta e ci prendiamo il quarto posto. Dipende solo da noi».

Ma quel 2-20 non gli va giù. «Non lo abbiamo mai preso, non ce lo possiamo permettere, se capitasse ancora andremmo a Stintino prima del tempo». E nessuno alla Dinamo vuole una vacanza anticipata.

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