La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Stavolta il miracolo non riesce la Dinamo cade con Venezia

di Andrea Sini
Stavolta il miracolo non riesce la Dinamo cade con Venezia

I sassaresi, privi di Savanovic e Lacey, affondano sino al -17 ma sfiorano la rimonta Il sogno del secondo posto svanisce, ora nell’ultima gara c’è da difendere la quarta piazza

04 maggio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Non tutte le rimonte vengono col buco, ma con la Dinamo è davvero impossibile scherzare. I sassaresi, privi di Lacey e Savanovic, perdono al palazzetto 85-89 contro la vicecapolista Reyer Venezia nel recupero della penultima giornata di serie A dopo avere sfiorato una nuova impresa. Dal -17 del 25’, i biancoblù sono riusciti a risalire sino al -1, fallendo più volte la palla del sorpasso e mettendo paura agli ospiti, che per lunghi minuti sembravano giocare sul velluto.

Dal sogno alla realtà. La serie di vittorie consecutive si ferma a 5, così come svanisce definitivamente il sogno di agganciare il secondo o il terzo posto. La Dinamo resta al quarto posto, a pari punti con Reggio Emilia e Trento, e sarà sufficiente vincere domenica a Caserta per conservare l'ultimo posto che garantisce il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff. Tante pecche, soprattutto difensive, e ancora una volta un grandissimo cuore. La Dinamo esce tra gli applausi al termine di una partita assolutamente insolita, condizionata pesantemente da un secondo quarto disastroso, nel quale i “rosa” hanno dilapidato il +10 del primo quarto, incassando un parziale 10-29.

L’altalena. Con Savanovic tenuto precauzionalmente a riposo, Pasquini inventa un quintetto inedito, Bell, Monaldi, Lighty, Sacchetti e Lydeka. I sassaresi partono male, Venezia fa sempre canestro e difende il giusto, portandosi subito sul +8 (3-11). La Dinamo sopravvive grazie a qualche spunto di Lighty e sul 10-18 accende il motore: Lawal e Stipcevic rilevano Lydeka e Monaldi, Bell scalda la mano, ed è ancora Lighty, con il suo ottavo punto personale, a siglare dalla lunetta la parità a quota 20. Sistemate le cose in difesa, i sassaresi sfruttano la miccia ormai accesa di Lawal, che segna 11 punti di fila, e a completare l'opera è Rok Stipcevic, che sulla prima sirena infila la tripla del +10, 30-20.

Il blackout. Venezia perde Haynes, gravato di tre falli già al 11’, ma la squadra di De Raffaele riprende ad andare a pieni giri e dopo appena 2’15” il risultato è di nuovo in parità 30-30, grazie a un gioco da quattro punti di Filloy. Venezia non rallenta e allunga il parziale sino al 2-20, tornando a +8 (32-40) grazie a un’altra tripla di Filloy. Lydeka non entra in partita e Peric si scatena. Alla terza sirena è 40-49, poi Venezia segna 8 punti in 1”20” e vola a +15 (42-57). Pasquini ordina la zona ma le mani dei veneziani sono bollenti e la triple di Peric e Ress mandano la Dinamo all’inferno del -17 (50-67) al 25’.

La folle rincorsa. Il timeout fa bene ai sassaresi, che difendono duro e in un attimo risalgono a -10 grazie a Lawal e Stipcevic (57-67 a 4’21”). Un antisportivo fischiato a Bell e una tripla di Ejim danno il nuovo +16 a Venezia. La Dinamo è poco lucida ma ha un grande cuore: 7 punti di fila di Stipcevic valgono il -8 e accendono il palazzetto (68-76). L’ultimo quarto è una battaglia all’arma bianca: Devecchi sigla il -3 (76-79) a 6’40”, Sticpevic e Lawal fanno ancora centro e a 2’55” Sacchetti sigla il -1 (83-84). L’impresa è a un passo, ma i biancoblù falliscono due volte il canestro del sorpasso, poi Peric fa +3 a 1’25” e le speranze sassaresi si spengono sulle triple fallite da Stipcevic e Bell. Il palazzetto si alza in piedi per applaudire vinti e vincitori. Stavolta è andata così.

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative