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Una Dinamo irriconoscibile perde partita e fattore campo

di Andrea Sini
Una Dinamo irriconoscibile perde partita e fattore campo

I sassaresi, battuti dalla Juve Caserta, scivolano al quinto posto scavalcati da Trento Venerdì la prima gara dei playoff in trasferta sul campo della Energia Dolomiti

08 maggio 2017
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INVIATO A CASERTA. Ai quarti dei playoff sarà Trento-Dinamo, e non è una buona notizia. La Dinamo chiude male la sua regular season, cadendo 77-70 in casa della Pasta Reggia Caserta, una squadra che cercava solo una prova d’orgoglio per terminare nel migliore dei modi una stagione particolarmente travagliata: i sassaresi perdono partita, quarto posto e anche un po’ di morale, perché quella del PalaMaggiò è stata una delle peggiori prestazioni da dicembre a oggi. Il quinto posto finale porta la squadra di Pasquini a giocarsi il primo turno dei playoff contro la Dolomiti Energia, con l’esordio venerdì in trasferta e il fattore campo sfavorevole.

Pessimi segnali. Ancora senza Lacey, rimasto in tribuna, con Bell acciaccato e il duo Savanovic-Lydeka ai limiti dell’impresentabile, i biancoblù perdono male, al termine di una gara piena di alti e bassi, compromessa con quattro inizi di quarto da brividi: 9-0, 8-0, 11-2 e 10-2, sempre per la squadra di coach Dell’Agnello. Scivolati a -13 a 6’ dalla fine (71-58), i biancoblù sono risaliti sino al -3 (71-68 e 73-70), ma la rincorsa si è fermata sul più bello, proprio come mercoledì contro Venezia.

La partita. Pasquini ripropone lo stesso quintetto di mercoledì con Venezia, con Bell, D’Ercole, Lighty, Sacchetti e Lydeka. L’avvio dei sassaresi è pessimo: l’attacco è lento e prevedibile, la difesa si fa cogliere impreparata nell’area colorata a e dopo 2’35” i padroni di casa sono avanti 7-0 e con Bell già fuori con due falli. Pasquini inserisce Carter e Lawal, che segna il primo canestro biancoblù dopo ben 4’. Uno scatenato Watt porta la Pasta Reggia a +10 (12-2), poi il Banco si sveglia: la difesa decide di chiudersi sotto, Lighty va a bersaglio, Carter infila due triple di fila e in poco più di un minuto i sassaresi sono a -2 (12-10) con un break di 8-0. Carter dalla lunetta fa 16 pari, Stipcevic sigla il primo vantaggio con una tripla e 18-19 è il punteggio della prima sirena. Carter apre il secondo quarto con la tripla del +4 (18-22), ma Caserta risponde da lontano con un parziale di 8-0: Bostic e Diawara fanno centro da oltre l’arco, Berisha dai 6 metri e in un attimo Sassari è sotto 26-22. Pasquini pensa alla difesa, inserendo Devecchi, poi l’attacco batte un colpo, ma soltanto dalla lunetta. Savanovic intanto commette il suo terzo fallo già al 17’, poi Watt firma il +7 campano con un gioco da tre punti (35-28 a 3’09" dalla sirena).

Sprazzi di Dinamo. Una schiacciata di Lawal scuote i biancoblù, che dopo sette errori di fila da oltre l’arco accendono finalmente la macchina delle triple: Sacchetti fa centro due volte in meno di un minuto, Stipcevic lo segue a ruota e dopo una buona difesa Carter realizza la quarta bomba della sua serata proprio sulla sirena. Dinamo al riposo sul +5 (37-42) con un break di 2-14, ma Caserta impiega meno di 2’ per impattare a quota 42. Pasquini si sbraccia contro gli arbitri, ma intanto i suoi perdono smalto e Putney porta i suoi a +4 (48-44). Watt continua a fare danni ma la Dinamo trova uno Stipcevic fiammeggiante, che recupera 2 palle e segna 9 punti di fila per il nuovo sorpasso (52-53 a 1’35”).

Titoli di coda. Caserta sembra con le spalle al muro ma Giuri tira fuori dal cilindro due triple da un quintale e alla terza sirena la squadra di Dell’Agnello è ancora avanti, 58-53. I sassaresi concedono una marea di rimbalzi offensivi e si disunisce in attacco, Caserta prende fiducia e cambia passo. A 5’39” il Banco è sempre sotto di 10 (71-61) dopo essere stato due volte a -13 (68-55, 71-58). L’inerzia è cambiata: Stipcevic subisce un antisportivo e Sacchetti sigla da sotto il -6 (71-65) a 3’53” e ancora Stipcevic sigla il -3 da lontanissimo (71-68). A disfare i giochi della Dinamo è però Diawara, che con un gioco da 3 punti mette la parola fine a una contesa alla quale la Dinamo ha fatto poco più che da comparsa.

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